Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

mercoledì 11 dicembre 2013

Inchiodata al palo









Andrea è sulla porta che mi sta aspettando seduto sulle scale che portano di sopra. Come al solito è impaziente e da rottura di coglioni per cui finisco di vestirmi come meglio posso. Scarpe tacco 12 con autoreggenti cappottone lungo fino ai piedi e sono pronta. Anna sei una rottura di coglioni… lui a me, daiiiiii non puoi uscire così. “io sono pronta” gli dico tanto per quei due pervertiti in villa sono anche troppo vestita. Così sento il freddo e l’umido della sera di Milano entrarmi fra le cosce rabbrividirmi il pube e solleticarmi i glutei. Resisto. Arrivati in villa ci sono tre persone nel parcheggio che appena scendo si voltano per identificarci e farsi cadere il mento per terra nel guardare lo spacco mostruoso offerto dall’apertura del cappotto…… figa compresa. Dentro ci sono altre due donne ancora in slip e reggiseno mentre gli uomini sono vestiti. E’ la regola della villa. Ci sono dei giochini nuovi e questa sera spero di provarli …. Uno in particolare dato che ultimamente comincio ad essere attratta dal bdsm. Una sella da cavallo, appoggiata ad una panca, completa di staffe alte in modo da stare con le gambe molto piegate . Sul dietro della sella un palo dietro il quale legare i polsi della vittima una volta seduta sulla sella e sul quale fissare il collo attraverso un collare per non farla muovere. La cosa che però stuzzicava la mia passera erano i due dildi che fuoriuscivano dalla sella all’altezza dei due buchi canonici….. figa e culo. Piccolo il dildo davanti e quindi per la figa, grosso invece quello da culo, sembrava quasi un 6 cm come il mio plug. La figa cominciò a colarmi e alla luce delle candele il miele riluceva. “troia” mi dice Andrei. In risposta mi inchino davanti alla sella mostrando il mio culo bagnato e lecco i due dildi. Appena penso che siano sufficientemente bagnati mi ci siedo sopra e li infilo nei miei buchi ancora chiusi. Chiudo gli occhi specialmente perché il didlod all’altezza del culo è veramente grosso e un po’ troppo spostato verso il dietro. Ma alla fine entra. Sono seduta. Metto i piedi nelle staffe, non mi aspettavo che fossero così inarcate  e mi verrebbe da piegarmi in avanti per ammorbidire le aperture del culo e della figa, ma una mano decisa mi trascina le braccia indietro chiudendole al di là del palo. Ora mi infila il collare lo aggancia al palo e sono pronta. Il collo è bloccato saldamente e non mi sono consentiti molti movimenti. Andrea mi ricorda la parola per la fine del gioco. 
La sella è già fradicia. La situazione che mi si presenta è strana. Il primo cazzo me lo ritrovo all’altezza della bocca e sto signore si avvicina sempre di più fino ad abbracciare il palo per sfottermi in bocca. Io non posso girarmi, non posso fare nulla se non aspettare che mi tolga il cazzo dalla bocca. Non spinge. Un po’ si masturba un po’ mi fotte in bocca. La saliva mi cola lungo il seno. Il secondo cazzo mi affonda in bocca e mi fotte velocemente, si ferma in bocca e lo muove a destra e sinistra per poi spingerlo dentro mentre mi sovrasta con tutto il corpo. Il terzo cazzo è piccolo non arriva in gola ma mi spinge contro il palo impedendomi ogni movimento sono inchiodata. Non ci sono altre persone solo loro tre e si alternano nel riempirmi la bocca coi loro uccelli. Finalmente la prima sborra, non mi colpisce in bocca ma la sento colare nei capelli e sul seno, la seconda me la ficca direttamente in gola, un po’ la deglutisco altra la sputo…. (fa sempre scena ahaha) la terza non si vede. Mi si pianta a gambe larghe e tese vicino alla testa e mi pompa in bocca come un cavallo con la sua puledra. E non smette fino quando con un colpo secco mi sfonda la gola e deposita tutto il suo sperma in fondo. Ora mi liberano e mi invitano a masturbarmi con i dildi. Non me lo faccio ripetere e facendo la cavallerizza sulla sella godo come una cagna in calore. Dal buoi della sala si leva un piccolo applauso. Uau.


lunedì 9 dicembre 2013

Con il finocchio












Negozio in pieno centro a Milano di fianco al Duomo. Andrea entra per acquistare un paio di jeans e comincia a fare lo scemo con il giovane commesso, belloccio e visibilmente effeminato: jeans a vita bassissima con perizoma nero in vista e maglietta mezze maniche con giro collo enorme che lasciava vedere spalle e torace depilati benissimo. Alla fine dell’acquisto sullo scontrino c’è anche il numero di telefono del ragazzo. Non passa qualche giorno che vedo Andrea sempre più elettrizzato fino a che venerdì scorso, quando  mi dice che abbiamo un’ospite  a cena. Così alle 21 arriva Leonardo. Jeans e maglietta non sono quelli della volta precedente ma lo stile è uguale …… e lui ci mette il resto. E’ inteligente, simpatico e sa muoversi. Così è lui che si avvicina ad Andrea e gli sbottona i pantaloni. C’è anche il gridolino di sorpresa quando il cazzo di Andrea esce già bello duro, ma è lui stesso che si gira e mi dice “devo mantenere fede agli stereotipi”. “va a cagare gli risponde Andrea”. Non è uno stereotipo invece il modo in cui gli lecca la verga e la fa sparire in bocca e in gola. Questo è un esperto penso vedendo anche la goduria fatta persona nel volto del mio moroso. Alla fine del pensiero eravamo già nudi e Leonardo si stava accomodando sul cazzo di Andrea per ficcarselo in culo. Non mi rimane che pompare il cazzo di Leonardo. Per essere gay il cazzo non era niente male ma era la pelle completamente liscia che mi lasciva senza parole. Io non riesco a rimanere liscia che per un giorno come farà sto finocchio a essere così depilato bene? Mistero. “Impara finocchio” gli dico mentre inghiotto il suo cazzo. Non riesco a muovermi bene perché Andrea lo sta sbattendo parecchio nel culo ma lui chiude gli occhi e gode. Mi gode in bocca e mi supplica di berlo. Non lo ingoio lo tengo in bocca e mi alzo per baciarlo. Mi guarda negli occhi, mi dice cazzo e si fa baciare bevendo il suo sperma. Andrea non tiene più lo alza di peso e mentre lui si china per prenderglielo in bocca gli sborra in volto. Altro gridolino di sorpresa.......... per gli stereotipi


domenica 8 dicembre 2013

Nel porno shop













Sabato sera sono andata al nostro negozio di articoli sexy, dai va bene il porno shop. Volevo comprare quel plug a forma di uncino con una ball per culo da un lato e dall’altro un uncino. Ormai conosco molto bene il proprietario anche se il nome vero rimane un mistero. L’ho trovato e costa un botto, così chiedo lo sconto … “te lo regalo non ti preoccupare” mi dice, “no dai non è un problema dimmi quanto ti devo” si avvicina e mi bacia, sa di tabacco e arancia mi sciolgo fra le sue braccia e contracambio il bacio. Sento le sue mani entrarmi nelle carni e frugare fra le mie pieghe. Sono sul bancone del negozio quando mi scopa in figa. Sono ancora stretta a lui non mi lascia andare e intanto mi sento crescere dentro l’orgasmo.il ventre si muove da solo e lui continua a baciarmi e scoparmi. Sento il suo orgasmo arrivare e lo sperma riempirmi la figa. Sono infuocata, le mani mi tremano dal piacere e sono sempre sul bancone mentre lui si ricompone e mi sorride con una latro bacio. “cazzo” dico scendendo dal bancone ricomponendo i pantaloni e sentendo la porta del negozio aprirsi. “ IL plug lo confezione con carta regalo” mi dice lui mentre sento lo sperma colarmi fuori dalla passera.

sabato 23 novembre 2013

Scambio di coppia







Sabato sera organizzata da Andrea che mi ha fatto una grandissima sorpresa. Per quanti seguono il mio blog sapranno che l’anno scorso avevamo conosciuto Lucia e Marcello si una bella sorpresa quando hanno suonato alla porta per uscire a cena. Davanti avevo Marcello e Lucia. Andrea nel vedere la mia faccia si è messo a ridere e mi ha sussurrato...." sembrava che non fosse estate se non avessimo incontrato i nostri amici, così li ho invitati da noi.". per quanti leggono il mio blog Marcello e Lucia sono gli amici di uno scambi di coppia fatto in Salento lo scorso anno. Un colpo mio di testa per quanto è bono Marcello ma anche un capriccio di Andrea per quanto è troia Lucia mi sono gettata al collo di entrambi salutandoli con calore e ridendo come una gallina scornacchiata. Quattro chiacchiere, la cena in un locale caratteristico sotto casa e poi subito a casa. Già in ascensore ho messo la lingua dentro la bocca di Marcello buttando la mano sul pacco che già cresceva. In casa ero praticamente già nuda con Marcello che mi dice "ti ricordavo focosa ma ora sei proprio un incendio" e buttandosi giù i pantaloni mi mostra orgoglioso il cazzo già duro e scappellato. Mi inginocchio davanti e glielo prendo in bocca. Lucia intanto si sta sfregolando Andrea che  la palpa sotto la gonna e tirando fuori la mano le fa leccare le dita. Quando le toglie il vestito noto che non indossa biancheria...... la puttana mi copia. Si inginocchia anche lei davanti ad Andrea e aprendo i pantaloni succhia il cazzo che le cresce in bocca. I due uomini si avvicinano e anche noi due siamo vicine per cui quasi all'unisono togliamo i cazzi dalla bocca e smenandoli con le mani ci diamo un bacio lungo un kilometro. Mentre ci baciamo gli uomini si staccano e si spogliano invitandoci sul divano. Ci sediamo e riprendiamo il lavoro di squadra sui cazzi che ora sono veramente unici. Da lì in avanti facciamo le stesse cose. Ci mettiamo a pecora e i nostri uomini ci scopano in culo e figa. mentre noi ci baciamo. Ci mettiamo alla missionaria, o scopiamo a candela. A volte Andrea scopa me e Marcello la sua Lucia e altre lo scambio è perfetto. La prima a godere è Lucia, io la raggiungo dopo qualche minuto anche se sto sbrodolando come un'arancia spremuta. Andrea allora la cavalca con più forza fino a quando le molla una sculacciata che ha fatto rintronare anche me. Pensavo è finita... invece il suo orgasmo si è fatto più forte e le sue gambe tremavano nel piacere. Marcello non si è fatto attendere ed ha provato anche con me quello che stava pensando. una pacca sul clito mentre mi inculava. da dio. Andrea e Lucia sono poi rimasti sul divano, mentre io e Marcello siamo andati nel letto. L'indomani sembravano due gattini così vicini vicini.  

giovedì 7 novembre 2013

Le mie sfumature del cazzo ....









Ebbene sì ho letto le settemila sfumature.ma oltre a dire che i libri sono veramente orribili anche se letti sull’ebook, hanno acceso la mia curiosità. Non avevo pensato alla violenza come meccanismo di accensione del piacere in quanto nel mio caso è il processo di sottomissione che adoro, però sono rimasta colpita dal gioco che si istaura fra questi due pirla protagonisti dei libri. E allora direte voi?

Ho fatto compere. Anzi ho tirato per la giacca Andrea e siamo andati al sexy shop. Ormai Luca quando ci vede arrivare si sfrega sempre le mani … chissà perché? Diciamo che fra manette, bende, ball per la bocca e altro siamo abbastanza forniti e poi dopo i regali dell’inglese ne ho veramente a uffa, ma quello che cercavo era proprio la frusta. Ne volevo una. ….. e una l’ho trovata……….. da una parte un plug da culo con le borchie in evidenza, dall’altra a mò di coda una frusta con 5 filamneti sottilissimi di cuoi lunghi circa un metro e mezzo.  Andrea mi ha già detto che non intenzione di usarla su di me per cui gli ho detto che se non lo farà lui chiederò al padrone della villa il quale interpellato mi ha subito messo in contatto con un suo amico che adora menare le donne. Ho messo in chiaro che non voglio essere picchiata ma provare la mia frusta e vedere che effetto che fa. “Posso almeno stringerti un po’ in gola?” mi ha chiesto. “Si ma senza soffocare” così ci è scappato l’incontro in villa. La sala ormai la conosco così come coosco ogni aggeggio. Lui è lì che mi aspetta in un angolo seduto. Mi chiede di spogliarmi per guardarmi. Appoggio la frusta che mi ero portata dietro per terra e mi spoglio, rimango scalza. Lui si alza è molto alto giovane ma un pochino sovrappeso. Mi mette le polsiere in cuoio le lega insieme e mi appende le mani su un gancio sopra la testa. Poi mi mette delle cavigliere e le lega facendomi divaricare le gambe a dei pioli che spuntano dal pavimento. Tira la corda dove sono agganciate le mani fino a tenderle. Ora sono una Y rovesciata. E sono nuda. Mi accarezza. “sei molto bella” le sue dita sono sula pelle e passano veloci stuzzicando i miei sensi. Mi piace e mi lascio andare. Ho le sue dita sul collo, lo liscia e lo misura. Poi scende ancora fra le natiche, mi misura i buchi ci infila due dita. Sono già fradicia e sua. Sento solo il sibilo prima che la prima frustata mi prenda le natiche da destra. Brucia. Fa male. Ma la figa gronda miele. Ancora le sue mani , questa volta profana i miei buchi con insistenza e forza. Infila il plug della frusta prima in figa e poi nel culo, mentre le dita corrono veloci. Estrae il plug dal culo mi stringe il collo con forza ma senza soffoco e la seconda frustata arriva questa volta da sinistra. Brucia e questa volta vorrei godere. Lui lo sa, ma ancora non mi prende. Una terza frustata arriva da sopra scendendo lungo la schiena e aprendomi le natiche in due finchè un cazzo di budello di quella frusta non scalfisce abche il mio buco del culo. Sto per arrivare all’orgasmo sento la frusta cadere a terra mentre il suo cazzo mi penetra in figa. Mi scopa con forza mente le sue mani mi stringono al collo per cercare di non cadere. Le braccia sono tese e le caviglie mi bloccano sopportando le sue spinte voraci e senza fine. Godo mentre la sua sborra mi cola lungo le cosce. Mi slaccia, e mi fa stendere per appoggiare del ghiaccio dove la frusta ha colpito. Mi dice di farlo per tutta la giornata e di mettere una crema. Non rimarrà nulla. A casa guardo le strisce rosse che risaltano sull’abbronzatura. Non fanno male ma la passera cola.

sabato 19 ottobre 2013

Oktober fest seconda parte






Il MA è d’obbligo.    si va bene ……….. per farla breve stiamo tornando tutti in gruppo da un giro ai capannoni, niente di che un pollo e un bicchiere di birra …. Asp….. il bicchiere è da litro per chi non lo sapesse. Insomma stiamo tornando al camper che due ragazzi visibilmente alticci cominciano a fare apprezzamenti su noi tre donne. Gli uomini non se la prendono più di tanto fino al punto in cui diventano veramente scurrili. Al che Marcello gli dice: “ se davanti a queste tre ragazze vi tira ve le scopate, altrimenti ve lo mettiamo nel culo noi tre” i due hanno scherzato sulle loro capacità amatorie  ma dopo qualche tentennamento è entrata in gioco l’idiozia maschile e hanno accettato quello stupido gioco. Siamo andati nel camper e come prevedibile hanno avuto si un principio di erezione nonostante più di qualche sforzo fatto da tutte e tre ma alla fine hanno ceduto all’inevitabile….. morti. Carlo avrebbe proprio voluto infilarglielo in culo ma Andrea e Marcello li hanno lasciati andare facendosi lasciare le pagine face book dei due per sputtanarli se non gli fossero piaciute. Così la porta del camper si è richiusa ditero a quei due imbecilli. Ma chiusa una porta si apre un portone e quindi giù di brutto a scopare. Ahahhah. Bacio. 

lunedì 7 ottobre 2013

In viaggio per l'oktoberfest .... troia







Sabato mattina partenza per la Germania per l’october fest (non so se si scriva così ma tanto basta).

Dico partenza perché ci ritroviamo tre coppie: io e Andrea, Marcello e Lucia gli amici salentini, Sonia e Carlo. Questi ultimi sono degli amici bolognesi di Marcello che frequentano locali per lo scambio di coppia. Non sono quel che si dice una gran bella coppia però si tirano parecchio su e comunque il camper è loro. L’incontro è a Verona. Parcheggiamo le auto con Marcello e aspettiamo l’arrivo di Carlo e Sonia. Quando arrivano non passano certo inosservati il camper è un albergo viaggiante su ruote enorme. Sonia è una bella ragazza dai fianchi larghi e le cosce pronunciate, alta quanto me, mentre Carlo è un filo sovrappeso e una bella dose di doppio mento. Partenza. Al volante Carlo. Stiamo chiacchierando del più e del meno ma come capita in queste situazioni nessuno ha il coraggio di fare la prima mossa. In realtà Andrea non si fa pregare e guardando negli occhi Lucia le smolla un bacio in bocca con risucchio mentre le gingilla le tette. Cioè non siao ancora partiti che già cominciano le porcaggini. Vedo scomparire subito dopo la mano sinistra di Andrea sotto la maglia mentre la destra siinfila dentro i capelli. Marcello allora si sbaciucchia Sonia. E io? Sbottono la patta a Marcello e provo a succhirglielo ma non sto comoda, così mi alzo, mi spoglio e vado di fianco a Carlo. Mi metto giù tipo cagna affamata,gli sbottono la patta e mi ciuccio il cazzo che mi cresce in bocca. Non ha peli, o meglio si è depilato ma il cazzo è piccolino e sotto tono per le mie abitudini. Gli faccio un servizietto con i contro coglioni, tiene il volante con due mnai ma mugola più di un treno sferragliante. Arrivo al gola profonda e penso di sentire di lì a breve la sborra corrermiin bocca. MA lui mi sussurra: “mmmmm tene serviranno una decina di inghiotti prima di farmi venire” ….. una sfida. I sussulti del camper non mi aiutano. Sto pr mettermi in ginocchio di fianco al sedile di Carlo per essere più comoda quando sento un cazzo che mi sprofoda in figa. Mi fermo un attimo dal succhiare il cazzo di Carlo e con la coda dell’occhio vedo Andrea godere di Lucia e Sonia indaffarate quanto non mai ad esaudire i suoi desideri. Sento Marcello dentro di me mentre mi stringe i fianchi e mi stantuffa la figa. Carlo lascia il volante con la mnao destra e la poggia sulla mia testa accarezzandomi i capelli ma insistendo nel tenerla fissa sopra al cazzo senza fralo uscire dalla bocca. Sento le trombe suonare…. Sono quelle di un camion che mi dice Carlo avere visto quanto succede dentro al camper. Adesso si passeranno il segnale …ahahhah. LA mano di Carlo passa dalla testa al seno e me lo stringe, strofina, spinge dentro fino a che si diverte solo con i capezzoli duri e tosti.  Marcello continua a stantffarmi in figa e non tardo molto a godere. Sento il miele colarmi sulle cosce e penso alla pozza che ci sarà sul pavimento. Il pensiero si interrompe quando quasi all’unisono, Carlo mi riempie la bocca di sperma e Marcello decide di cambiare buco e slabbrarmi l’ano. L’apertura del culo mi annebbia il cervello mentre degluttisco lo sperma di Carlo che imperturbabile continua a guidare. Inghiottisco tutto tutto, pulito il cazzo e richiuso la cerniera dei pantaloni rimettendo tutto a posto. Intanto Marcello sta girando la poltrona di fianco all’autista per ammirare la sua Lucia che si scopa il mio Andrea. Mi siedo sopra di lui e mi nfilo quel cazzo che ormai conosco bene in culo, tanto ormai me lo ha aperto. Dal vetro anteriore guarda la strada correrre sotto di noi e mi diverte l’idea che mi possano vedere. Quell’idea mi fa adorare di farmi riempire la figa così cambio buco. Marcello è un po’ dispiaciuto ma quando sente il mile che lubrifica la sua verga si scioglie in un orgasmo verginale. Mi riempi tutta e sento scorrere la sborra fuori dalla mia figa e godo. Che dire ………. Alla fine siamo arrivati in germania e siamo anche tornati, ma non è che della fresta abbiamo visto molto, solo dei grandi capannoni enormi e tanta tanta gente…….. ma……..

domenica 15 settembre 2013

Puttana e costo poco









Su sl ho conosciuto un tipo interessante …. La sua visione delle cose, il distacco per la normalità, l’avversione alla banalità.non mi ha mai cercata dopo l’amicizia ma sono sempre stata io a immarlo. Così quando un giorno mi ha lanciato una proposta sono rimasta un po’ interdetta perché andava contro alle regole che mi sono …… ero data per giocare su sl. Si a cam o voice a pagamento ma nessun incontro. Lui mi aveva proprio chiesto un incontro e per questo mi avrebbe pagata. Ma non i 50 o 100 euro…. Col cazzo ……. 700 euro.  400 subito e 300 all’incontro. Ci ho pensato due mesi… chiedendogli cosa avrebbe voluto .. cosa avremmo fatto etc… perché un conto è no limiti in cam o voice un conto in rl. Lui mi ha sempre risposto hai in mente le 100 sfumature del cazzo? …….. così ma senza farti male. Così ho accettato. Hotel vicino a piazzale Dateo suite che da direttamente in strada .. molto particolare stile moderno, piccolo angolo cottura mimetizzato il rosso lacca che domina su tutto con un totem sul letto con il televisore incorporato. .Andrea sa dove sono e cosa sto combinando ….. logicamente è contrarissssssssimo.  Codice di accesso per la stanza e me lo trovo davanti in carne e ossa. 50 anni circa atletico abbronzato non bello ma sicuramente in forma. Lo saluto e mi porge le prime bollicine che trovo meravigliose. Sto per dirgli del mio saldo (ho visto che nei film fanno così) ma lui apre il portafoglio e mi porge una mazzetta di soldi che metto via senza contarli. Mi fa inginocchiare … penso che sia per un primo pompino invece mi dice di togliermi i vestiti e rimanere nuda. Quando vede i miei piercing mi dice “speravo che fossero veri ….. così sono splendidi”. Apre una piccola borsa con alcuni aggeggi da bdsm. Mi fa indossare un paio di stivali in latez alti fin sopra il ginocchio con zeppa e tacchi stratosferici penso siano un 15 cm ma forse sono di più. Poi lentamente mi attacca una catenina per ogni piercing…… e io comincio a sbrodolare. “che cagna ……adorabile sei già in calore.” Lui non si spoglia. LA benda sugli occhi, la ball in bocca come nei classici. Mi chiede di alzarmi. Non mi aiuta e devo dire che è stato difficile trovare l’equilibrio su quei tacchi. Lo sentivo respirare ma non potevo vederlo. Ho sentito tirare le catene e ho seguito quella direzione. Avevo paura di inciampare e quindi muovevo le mani per ripararmi in caso di caduta. “non Muovere le braccia” e la sua mano si è intrufolata in mezzo alle mie cosce inumidendosi del mio succo e mollandomi subito dopo una pacca sulle natiche. “e incredibile come sei bagnata … allarga le gambe” e un dildo mi entrava in figa. Ma cazzo ……. Non era solo un dildo era il vibratore per eccellenza doppio fallo per culo e figa con vibrazione. Una volta inserito ho sentito che allacciava le cinghie intorno alla mia vita tirando la catenella del piercing del clito e portandola alla gola dove mi metteva un collare. Cazzo cazzo cazzo sono venuta come una scolaretta alla prima liceo. Il mio corpo stava dando libero sfogo all’adrenalina che fino a quel momento aveva trattenuto. Una seconda sculacciata mi richiamò al mondo reale. A quel punto scoppio la vibrazione del doppio fallo. Lo avevo nel cervello e spingeva proprio lì sul punto di libidine della mia figa-culo. Si divertiva con il comando a mandare più o meno impulsi finchè non mi arrivo l’orgasmo multiplo ….. ancora in piedi …… mi chinai in avanti per poggirami sulle mie cosce mentre tutto il corpo era in preda a spasmi di piacere. La terza sculacciata mi interruppe e finalmente mi tolse quello infernale arnese che sostituì subito dopo con il suo cazzo in carne e ossa dentro la figa. “questo è quello vero mi disse” Prendendomi da dietro. Siamo riamsti così finchè non mi ha sborrato dentro. Poi mi ha fatta stendere sul letto a pancia in su e ripiegandomi le gambe all’indietro probabilmente si beava del mio culo. Quarta sculacciata proprio tra passera e culo. E all’improvviso qualcosa di freddo mi entrava nel sedere. Era grosso e si ingrossava ancora. Sentivo le sue dita massaggiarmi o sfintere per distribuire il gel ma quell’affare era grosso. Finalmente era entrato e il mio ano si richiudeva sul’interstizio del plug, mentre la base si sistemava fra le mie chiappe. Da quella posizione mi ha penetrata in figa. Poi ne è uscito e togliendomi la ball dalla bocca mi si è seduto sopra facendomi leccare il suo culo. Alla prima leccata è arrivata la quinta sculacciata un pochino più forte delle precedenti sopra al plug che mi ha fatto sussultare e trattenere il respiro. Mi ha rimesso il culo sulla bocca e così come aveva cominciato si èrimesso a fotermi in figa mentre il plug del culo mi allrgava lo sfintere. Mi ha spinto ancora di più le cosce verso la mia testa e tolto il plug con un solo moviento mi ha incualta. Ci ha impiegato un tempo interminabile per sborrarmi demtro e farmi venire altre due volte. Dopo 3 ore di incontro finalmente rivedevo i suoi occhi e la stanza. Lui era già vestito. “sei stata meravigliosa beato il tuo uomo. Ora devo andare l’aereo sta per partire ma le cose che sono nella stanza prendile pure tu … in dogana non passerebbero inosservate ahhahaha …. Se vorrai sarà un onore per me rincontrarti.” E così come era entrato è uscito ……… mi sono fatta una doccia…. Ho contato i soldi e guardato la roba che mi aveva lasciato … un arsenale praticamente. Ma gli stivali sono proprio belli ahahha. 

domenica 8 settembre 2013

Troia troia Troia








Nei quattro giorni che siamo rimasti al villaggio come dicevo, Andrea ne ha approfittato come meglio ha potuto.  Per prima cosa di giorno mi faceva indossare un ovulo in vagina con radiocomando per la vibrazione, mentre la sera lo sostituiva con un plug sempre dotato di radio comando che oltre a vibrare innescava un movimento rotatorio del pezzo infilato nel culo che te lo raccomando. Io da parte mia per farlo incazzare ho rinunciato al classico bichini in favore di un perizoma da urlo della serie microbichini senza reggiseno e la sera categoricamente microgonne con camicia bianca e senza intimo. Aveva il suo bel da fare a togliermi gli occhi di dosso di tutti i bavosi in giro. Devo dire che l’ovulo in vagina è fastidioso ma l’ho fatto volentieri anche se la prima volta che lo ha acceso lo avrei ammazzato. Ero sdraiata a bordo piscina a pancia in giù per abbronzare la schiena…….. lui mi aveva appena messo la crema e si era seduto di fianco a me. Avevo gli occhi chiusi e quando ho sentito il zzzzzzzzzzzzzz dentro di me mi sono spevanteta. L’ho guardato e lui mi ha sorriso. “Non farlo” l’ho supplicato ma ormai lui pensava a scoparmi e la mia figa a produrre quantità stratosferiche di miele. Siamo andati in cabina dove ha messo il malefico aggeggio al massimo mentre mi inculava senza neanche abbassarmi il peri ma solo spostando il filo.

Quella sera dop la doccia e prima di andare a cena mi ha mostrato anche il plug. “Non dirai sul serio” era abbastanza grosso circa 6 cm, ma lungo più del normale circa 12 cm e completamente nero. “Decidi tu” mi ha detto. “E’ nuovo non lo abbiamo preso insieme” “E’ uno dei regali che ti ha fatto l’inglese” Mi diceva mentre mi passava il gel e me lo infilava nel culo. Siamo usciti così e al ristorante si divertiva ad accenderlo e spegnerlo nei momenti più impesati. Un cameriere che mi chiedeva la commessa, il metre che mi versava il vino. Finoa quando non sono stata conscia della figa che cominciava a colare. Sono andata in bagno per asciugarmi e Andrea mi raggiunta spingendomi nel cesso degli uomini dove chiusi in una delle latrine mi ha fatto piegare sul cesso e mi ha scopato in figa con voracità per una sveltina fantastica siamo venuti insieme. Mi ha asciugata lui con la lingua e un po’ di carta pe tornare in sala sotto gli occhi straniti di coloro che ci hanno visti  uscire dal cesso degli uomini. Per cinque giorni ho avuto sempre qualche cosa in figa o in culo e Andrea più voglioso che mai che non ha smesso un attimo di torurarmi di piacere. Tornata a Milano ho detto basta solo per qualche giorno ahahhaha.