Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

domenica 8 settembre 2013

Troia troia Troia








Nei quattro giorni che siamo rimasti al villaggio come dicevo, Andrea ne ha approfittato come meglio ha potuto.  Per prima cosa di giorno mi faceva indossare un ovulo in vagina con radiocomando per la vibrazione, mentre la sera lo sostituiva con un plug sempre dotato di radio comando che oltre a vibrare innescava un movimento rotatorio del pezzo infilato nel culo che te lo raccomando. Io da parte mia per farlo incazzare ho rinunciato al classico bichini in favore di un perizoma da urlo della serie microbichini senza reggiseno e la sera categoricamente microgonne con camicia bianca e senza intimo. Aveva il suo bel da fare a togliermi gli occhi di dosso di tutti i bavosi in giro. Devo dire che l’ovulo in vagina è fastidioso ma l’ho fatto volentieri anche se la prima volta che lo ha acceso lo avrei ammazzato. Ero sdraiata a bordo piscina a pancia in giù per abbronzare la schiena…….. lui mi aveva appena messo la crema e si era seduto di fianco a me. Avevo gli occhi chiusi e quando ho sentito il zzzzzzzzzzzzzz dentro di me mi sono spevanteta. L’ho guardato e lui mi ha sorriso. “Non farlo” l’ho supplicato ma ormai lui pensava a scoparmi e la mia figa a produrre quantità stratosferiche di miele. Siamo andati in cabina dove ha messo il malefico aggeggio al massimo mentre mi inculava senza neanche abbassarmi il peri ma solo spostando il filo.

Quella sera dop la doccia e prima di andare a cena mi ha mostrato anche il plug. “Non dirai sul serio” era abbastanza grosso circa 6 cm, ma lungo più del normale circa 12 cm e completamente nero. “Decidi tu” mi ha detto. “E’ nuovo non lo abbiamo preso insieme” “E’ uno dei regali che ti ha fatto l’inglese” Mi diceva mentre mi passava il gel e me lo infilava nel culo. Siamo usciti così e al ristorante si divertiva ad accenderlo e spegnerlo nei momenti più impesati. Un cameriere che mi chiedeva la commessa, il metre che mi versava il vino. Finoa quando non sono stata conscia della figa che cominciava a colare. Sono andata in bagno per asciugarmi e Andrea mi raggiunta spingendomi nel cesso degli uomini dove chiusi in una delle latrine mi ha fatto piegare sul cesso e mi ha scopato in figa con voracità per una sveltina fantastica siamo venuti insieme. Mi ha asciugata lui con la lingua e un po’ di carta pe tornare in sala sotto gli occhi straniti di coloro che ci hanno visti  uscire dal cesso degli uomini. Per cinque giorni ho avuto sempre qualche cosa in figa o in culo e Andrea più voglioso che mai che non ha smesso un attimo di torurarmi di piacere. Tornata a Milano ho detto basta solo per qualche giorno ahahhaha.

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