Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

martedì 9 gennaio 2018

Scopata con la bottiglia di bollicine








Dopo un rapido scambio di mail Pino (nome di fantasia) mi ha ingaggiata per 24 ore. Sarò la sua accompagnatrice, un classico a Milano, ma a me è la prima volta che capita, io vengo vista più come quella da scopare, usare, piuttosto che la mignotta di alto borgo.
L'appuntamento è mercoledì 13 dicembre alle 13 da Carlo e Camilla in Segheria e fino alle 13 del 14 sarò sempre con lui. Pino è un uomo d'affari giapponese, in Italia per una acquisizione di diversi immobili. Al ristorante non siamo soli, sono presenti altre due persone con le quali si chiacchiera in inglese. Lui mi ha chiesto di avere un abbigliamento informale: All Star, jeans attillati e rotti, tschirt bianca. Ha specificato niente biancheria, ma con me non corre rischi se biancheria si può chiamare il piccolo perizoma che solitamente indosso.Piumino preferibilmente blu elettrico. Io l'ho rosso e credo che vada bene lo stesso. Finito di pranzare, una sciccheria devo dire, passeggiata in centro parlando del più e del meno. Entriamo in qualche negozio e da Zara mi compra il piumino blu che mi fa indossare subito. Lui ha un bellissimo abito nero attillato, ha un bel fisico anche se un pò di pancetta da birra direi. Verso le 18 andiamo da lui in Hotel da lui al Viu e mi dice di spogliarmi e tenere le scarpe. Ha modi molto gentili anche se decisi, si vede che è abituato a servizi di mignotte e probabilmente più esperte di me. 
Nelle mail mi aveva già detto cosa voleva combinare e non gli ho dato molti limiti anzi uno solo, non sesso o nuda in pubblico, il resto ...... mi piace tutto.
Sono nuda e dal bagno mi dice di mettermi davanti alla finestra. così mi può guardare mentre si sistema davanti allo specchio dopo la doccia. Terminato mi invita a fare la doccia e mi lava ma senza particolare enfasi o soffermandosi sulla figa o culo... no.
Al termine mi porta un vestito in un tessuto che assomiglia al metallo molto scollato davanti quasi fino all'ombelico e una scollatura sulla schiena vertiginoso fino all'inizio delle natiche e corto ... terribilmente corto. Mi ripete niente biancheria e mi porta anche un paio di deccoltè nere tacco 12. .........e andiamo a teatro. si a teatro a vedere un'opera. Ha prenotato un intero palco a ridosso del palcoscenico tutto per noi e io mi sistemo subito davanti ammaliata e affascinata dal teatro. Lui invece si siede dietro vicino alla porta e appena si abbassano le luci e il teatro viene riempito dal suono dell'orchestra mi mette un collare di pelle nera sottilissimo al collo con una catena leggera e mi tira verso di se, senza parlare. Tira la catena verso il suo pacco e non lascia finchè non vede che ho capito cosa desidera. un pompino. Sono in ginocchio e l'orchestra suona, gli slaccio i pantaloni e prendo in bocca il cazzo che mi riempie. lo spingo fino in gola e comincio un gola profonda. Con le prime note di una cantante mi accarezza il volto mi fa alzare, girare e sedere in modo da infilarmelo in figa. faccio piccoli movimenti coperta dal buio del teatro, finchè abbandona la figa per piazzarsi dentro al culo. I cantanti si rincorrono e le melodie sono anche belle ma il mio cervello è tutto in quel cazzo che mi sta sfondando il culo. fino a sentirlo vomitare la sua sborra dentro di me. Lo sento uscire lentamente e quando è fuori mi giro e glielo pulisco di bocca e lingua. Si sta ricomponendo anche lui mentre l'orchestra suona le ultime note e mi gira la catenina intorno al collo come fosse una collana. Rimaniamo nel palco parlando del più e del meno quando ci raggiungono le due persone che erano con noi al ristorante. Non le avrei riconosciute, prima in abiti molto rovinati, adesso in impeccabili smoking. Una cosa che al ristorante non avevo notato e che invece mi si è riproposta qui sono i profondi inchini del mio ospite verso questi due signori che loro ricambiano con sorrisi e gesti delle mani. Ora si rivolge a loro in giapponese. Le luci si spengono riprendo il mio posto mentre Pino prende la catenina dal collo. Per qualche minuto ci gioca con le dita mentre l'orchestra ricomincia a suonare. ... ero persa nei giochi di luce delle scene quando un leggero strattone mi riporta a quel palco. mi giro e questa volta trovo la catena in mano al signore seduto in mezzo. Ha il cazzo molto più grosso, non lungo ma grosso. lo spompino per bene mentre diverse volte lo sento sprofondare non arrivo in gola per paura di fare rumore proprio adesso che l'orchestra suona molto piano.Non ho fazzoletti con me per cui ingoio tutta la sborra, pulisco e richiudo. Gli altri due sembra quasi che non mi abbiano neanche vista. sembrano completamente assorti dall'opera. Ascolto le ultime note dell'opera con in bocca il sapore salmastro della sborra di questo signore. Qualcuno mi gira la catena intorno al collo. Uscendo dall'opera mi guardo riflessa in uno specchio sembra un girocollo, strano ma quasi un gioiello.
Terminata l'opera torniamo in hotel tutti quanti ma non nella stanza di Pino ma in quella dell'altro signore al quale avevo fatto un pompino. La suite è molto più grande... adesso capisco  i salamelecchi...... e i saluti..... Pino m chiede di spogliarmi e di rimettermi le mie scarpe che vedo vicino alla porta assieme agli altri abiti. Preferivo i tacchi alti ...così sono uno scriccilo piccolo e volgare. tatuata, abbronzata e con piercing........ ve l'ho detto che me ne sono fatta uno vicino all'ano? bellissimo......... Pino e l'altro signore si mettono seduti e Renzo, chiamiamolo così, viene verso di me. Avrà una sessantina di anni ma veramente ben portati, atletico anche se brutto. 
Prende la catena e mi tira verso di lui per baciarmi, le sue mani mi toccano il seno prendendo i piercing e tirandoli leggermente. In inglese mi dice quanto metallo per questo piccolo corpo. mi tira verso il bar e mi riempie un calice di bollicne. beviamo.
Pino e l'altro signor, chiamiamolo Alberto, sono seduti nel salotto e parlano in giapponese. Mi bacia con la lingua un bocca e mi infila due dita in figa. Sono già bagnata e lui le asciuga sul mio corpo lasciando due striscie umide e luccicanti. Andiamo in camera da letto e socchiude la porta. Si siede sul letto e  mi invita a inginocchiarmi davanti a lui. Gli sbottono i pantaloni e il cazzo mi sbatte quasi in volto. Lo succhio, lo lecco, succhio la punta e infilo la lingua nel buchino. Lui mi prende la testa con le due mani e mi spinge fino a infilarmi il cazzo tutto dentro la bocca e giù in gola. Soffoco, la saliva scende copiosa e lui allenta la presa solo un attimo per consentirmi di respirare e poi lentamente comincia a fottermi. dentro e fuori con solo il tempo di una boccata d'aria e poi soffocare. Dentro di me sono sicura che verrà in breve invece dopo alcuni minuti interminabili è ancora lì a pompare. Mi lascia in ginocchio mentre si spoglia. piaga i suoi abiti ordinatamente e solo dopo si mette al mio fianco, é brutto, grasso senza peli se non un ciuffo enorme intorno al cazzo. mi gira la testa e ricomincia a pomparmi in bocca. Non è lui che pompa ma lascia che mi liberi la bocca ogni volta che toro indietro con la testa e lui decide che possa farlo. Allora sono io a voler decidere e quando affondo il suo cazzo in gola io rimango lì. Vedo che piega la testa in segno di approvazione. E' in quel momneto che anche l'ultimo centimetro di cazzo lo sento dentro fino a quasi sfondarmi il petto. Poggio le mani sulle sue cosce per liberarmi ma la sua stretta è forte e non haintenzione di lasciare. allora abbasso le mani e con gli occhi fradici e il vomito on gola lo guardo. mi fissa e solo dopo molla la presa. riempio di saliva il pavimento. e ancora non è venuto. prende un altro bicchiere di bollicine e vedo che la bottiglia è finita. mi fa sdraiare prona sul pavimneto dove poco prima ho vomitato. é una brutta sensazione, il freddo del pavimeno, l'umido della mia saliva che sento all'altezza del petto. mi mette un piede sulla schiena per schiaccirmi di più. poi con i piedi mi fa allargare le gambe e con un piede mi gioca dentro le natiche. tocca il nuovo piercing, lo ritocca e alla fine si inginocchia dietro di me per verificare quello che stava pensando. Quando vede ilpiercing vicono all'ano mi ripete:2 troppo ferr per quets argazza" mi infila due dita dentro il buco del culo e poi ci prova con la bottiglia vuota del bollicine. Gli piace vedere la mia carne allargarsi e stringersi inotnro al collo della bottiglia. entra ed esce,e entra ed esce e poi la infila su su dentro non so fino aquando. Quando mi ingroppa con il suo cazzo mi sembra quasi unaliberazione. Ma non mi sta scopando si sta divertendo e rilassando. Si alza apre un'altra bottiglia e beve. Mi versa un pò di bollicine vicino alla bocca, altro vino sulla schiena. Così mi scopa in bocca, culo, figa. credo che la sua prima sborrata sia almeno dopo un'ora e mezza se nondue. Va in bagno per una doccia e chiama gli altri due signori. uno mi porta nell'altra stanza mentre la'ltro pulisce il pavimento. sto per sedermi anche io ma Pino mi dice che non posso e che mi devo sedere sul pavimento. Obbedisco, mentre noto che apre la patta liberando il cazzo e ficcandemolo in bocca. Sempre a terra mi gira a pecora e vai in culo... ormai la figa è un optional. Nel frattempo torna anche Alberto dopo aver pulito nell'altra stanza. Lui si togli i pantaloni e nella più classica delle posizioni si inginocchia davanti a me e me lo infila in bocca. Si danno il cambio, mi usano n diverse posizioni finchè uno dopo l'altro sborrano chi in figa, chi in volto. Renzo in un accappatoio guarda tutto dalla porta fumando. Non sono un bello spettacolo così ridotta.  Pino e Alberto si stanno ricomponendo, mentre Renzo mi chiama nella sua stanza e mi invita a fare una doccia. Si mette sulla porta e mi guarda. mi parla di quanto gli piaccia e che se vorrò, la prossima volta potrei guadagnare molti più soldi. Gli rispondo che sarò contenta di esaudire i suoi desideri. Mi dice che ne riparleremo.
Questa volta ci sdraiamo nel letto, sono ancora prona, ma quello che esce ed entra da figa e culo è il suo cazzo. Quando sborra, mi dice che mi posso rivestire e andare regalandomi il vestito della serata.

3 commenti:

  1. Risposte
    1. Ciao carissima, che piacere leggerti, complicata la vita ormai su SL sono diventata un fantasma.
      Scrivimi....
      junibalyaannalisabette@gmail.com

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  2. Ciao carissima, che piacere leggerti, complicata la vita ormai su SL sono diventata un fantasma.
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