Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

lunedì 27 ottobre 2014

I butta fuori me lo sbattono dentro









Così capita anche che un bel giorno riceva la telefonata di Carlo. Uno dei due buttafuori o butta dentro (a seconda dei punti di vista) della villa. “Ciao …… mi stavo chiedendo se ti andrebbe di uscire” …”volentieri ma solo se siete tutti e due tu e Sandro” rispondo io … “Si … ahhaha non volevo dirtelo così ma visto che ci hai pensato tu si saremmo io e Sandro…” così ci incontriamo all’Elettrauto a Milano … un aperitivo facendo finta di parlare del sesso degli angeli finche Sandro mi guarda negli occhi e mi dice “ andiamo da me …. Altrimenti mi scoppia nei pantaloni… sei troppo eccitante” … rido e li seguo in appartamento. Sandro comincia a baciarmi già in ascensore e non posso fare a meno di sentire la sua erezione già nei pantaloni. Gli sbottono la patta e lascio che il cazzo si erga dritto sopra ai pantaloni. Entriamo in casa. Il posto è simpatico da play boy impenitente. Enorme materasso a terra lenzuola sgualcite, legno in tutta casa e tutte le pareti della stanza ricoperte di specchi…. Anche il soffitto. Mi chino e ciuccio il cazzo che cominciava a perdere potenza di Sandro che come richiamato all’ordine si erge sull’attenti. Carlo ha perso un attimo il ritmo della cosa ma si rifà subito spogliandosi in un attimo. Mi spoglio anche io e sento subito la sua mano che segue la mia striscia del culo incuneandosi fra le natiche. Un dito si avvicina al buco del culo cercndo di forzarlo, ma ancora non sono abbastanza bagnata e la penetrazione non riesce. Mi mette a pecora, mi sputa sopra al culo, con le dita raccoglie la saliva e me la spalma per tutto il buco. Solo ora Sandro mi rinfila il cazzo in bocca invitandomi a farlo godere. Lo succhio e lecco mentre Carlo esaurisce le indigine preliminare e mi sfonda il culocon il suo cazzo. Sandro mi viene in bocca mentre Carlo ancora stantuffa e mentre aspetta che il suo cazzo si riprenda porta in camera una meravigliosa bottigia di bollicine.  Da quel momento non ho avuto un attimo di tregua per tutto il pomeriggio fino a sera inoltrata ognuno di loro sarà venuto almeno tre volte con tempi biblici mentre i miei poveri buchi reclamavano un po’ di pace. Una cosa mi è rimasta in mente …… le bollicine e il bacio che i due si sono dati quando ormai non ne avevo proprio più.