Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

sabato 21 novembre 2015

Gang bang di sperma in figa






Sono a casa che aspetto Andrea per il mio compleanno. Ha detto di farmi trovare in tiro che mi porta fuori a cena. Mi guardo allo specchio e non ci trovo nulla di tutto quello che piace agli uomini. Sono bassina, magrina come un chiodo, capello lungo, tette piccole, culo sodo. Sono però proporzionata e anni di palestra e piscina mi hanno tonificata per benino. Quando arriva Andrea sono ancora a rimirarmi nello specchio dell’ingresso. Niente di che Jeans e camicia bianca ma gli piaccio e non fa in tempo a poggiare le chiavi, che mi prende mi poggia i gomiti sul tavolino, mi abbassa i pantaloni e mi scopa…. Una sveltina prima di uscire. E’ questo che intendo, non sono lo stereotipo di femmina che piace ma chissà perché alla fine mi guardano. Lo abbraccio piangendo perchè sono le cose che adoro di lui. Non ci laviamo nemmeno e sento lo sperma colarmi dentro al perizoma orma fradicio.  Forse sono macchiati anche i jeans ma alla fine la camicia copre tutto….. Il ristorantino è in centro a Milano, zona stazione Garbaldi. Il proprietario amico di Andrea.  Due piccole sale ci accomodiamo ed è tutto perfetto, splendido. Non vedo l’ora di tornare a casa per ringraziare Andrea della serata, non manca nulla. Al momento del dolce mi dice che lo prenderemo nell’altra sala assieme al mio regalo. Andrea mi fa strada, oltrepassa la seconda sala e apre la porta su una stanza buia. Mi fa entrare e solo a quel punto si accende una luce diffusa molto bella concentrata al centro della stanza dove c’è un tavolo con una torta e 30 candeline. Mi giro per ringraziarlo e una voce suadente vicino al mio orecchio mi sussurra tanti auguri. Non è lui. Mi volto di scatto e noto un ragazzo completamente nudo seminascosto dalla penombra. Andrea mi sussurra: “il tuo regalo di compleanno, scegli tu”. Mi calmo e sinceramente non mi dispiace quello che sto vedendo e immaginando. Le mani del ragazzo mi stringono la vita mi girano e mi baciano e io mi lascio andare come sono abitutata. Chiudo gli occhi lasciandomi andare e ricambiando il suo bacio……. Se è Andrea che ha organizzato sono tranquilla e sento già pulzarmi la figa. Vengo presa in braccio e portata su un divano finoa quel momneto nascosto e solo allora noto altre figure maschili non riesco a contarle. Guardo incredula negli occhi il ragazzo che mi ha in braccio e mi sussurra: “Siamo in nove come la sua prima gang bang, potrà fare di noi tutto quello che vuole o sceglierne uono o due o nessuno, scelga lei è il suo compleanno, tanti auguri”. Mi giro ed è vero ne conto nove di ragazzi nudi e tutti con la voglia di scoparmi. Per la prima volta sono io a condurre il gioco. Ne lecco uno, accarezzo l’altro, ne bacio un altro ancora e capisco quello che voglio.

Voglio che mi scopini in figa che mi arrivi un orgasmo e che non mi abbandoni più per quanto io posso volere e fare. Li vloglio solo in figa così come la loro sborra. Dentro alla mia figa per poi colarmi lungo le gambe. Raccoglierla con le dita e leccarla…….. IL primo giro sono alla missionaria e come mi capita raramente, mi vedo i volti di quest ragazzi che mi stanno scopando, domani li avrò già dimenticati ma ricorderò lo scuotimento di coglioni intorni alla mia figa, la loro pelle sulla mia, la punta di qualche cazzo che mi si stamperà contro la parete della vagina facendomi urlare dal male, ricorderò il cazzo più grosso che mi ha aperto la figa sbrandellando il mio orgasmo in mille pezzettini piccoli piccoli di piacere e di respiri, ricorderò quelle spinte che hanno fatto scuotere fino al midollo facendomi strabuzzare gli occhi. Qualcuno mi tromba alla missionaria, qualcuno mi prende le gambe piegandole più o meno verso la mia nuca, qualcuno mi accartorcia le cosce divaricandomi il pube mostrando solo la figa aperta. Finito il primo giro ancora non ho avuto un orgasmo vero e proprio ma mi sono completamente rilassata quasi un massaggio. Mi giro a pecora poggiando la testa e le spalle sui cuscini del divano. Non mi interessa come si alterneranno dietro di me e chi riempirà il mio buco voglio godere ora. Il primo ragazzo che mi ingroppa lo sento forte energico e mi fa montare l’orgasmo che trattengo con un singhiozzo ma mi sbatte quel suo cazzzo così forte e dentro che non resisto devo godere. Affondo la testa nel cuscino e spero che non smetta. Non lo sento nemmeno quando sborra e si da il cambio. Da lì in avanti ho solo goduto, urlato, pianto, singhiozzato, stese le mani e anelato l’aria, capovolta la nuca per cercare riposo, inarcato la schiena quando anche l’orgasmo era troppo intenso. Quando l’ultimo ragazzo mi deposita il suo sperma in vagina sono contenta. Mi siedo per terra col culo sul pavimento gelato. Lo sperma mi cola subito, non ho la forza di raccoglierlo ma sorrido. IL proprietario del ristorante entra con Andrea e una bottiglia di Berlucchi, non mi è mai interessato farmi vedere a posto e ora men che meno ma vedo il mondo rosa e sono proprio a posto. Allargo le gambe e la vagina cola come le cascate delle Marmore. Andrea mi bacia…… si bagna le dita nello sperma della mia figa, me le appoggia sulle labbra e poi sul bordo del bicchiere. Brindiamo ………..

venerdì 23 ottobre 2015

La troia che sono





È inutile. Quando si tratta di scopare lo adoro se mi fottano nel cesso. Non so perché e non chiedetemi una spiegazione ma è in quella stanza che il mio istinto primordiale vine fuori, che la mia schiena s’inarca in attesa che il cuolo o la figa vengano sfondati, che accetto impassibile e anzi godendoci ogni offesa, ogni goccia di urina, sperma e saliva. Merda no grazie non mi interessa anche se apprezzo e adoro leccare il cazzo dopo che ha visitato il mio buco anale.  Sarà per quegli odori e sapori che rimangono vivi nella memoria e che ritrovo in ogni piega del cazzo o per i culi che ho leccato e che leccherò spingendo ogni volta la lingua più su dentro all’orifizio. O per i cazzi che dopo avermi penetrata ritrovo miei sulla lingua coni miei odori e sapori che a volte scopro nuovi e a volte ritrovo immutabili. Nel bagno mi faccio fare ogni cosa …. Aspetto lo sputo in volto o direttamente in bocca che cola lentamente dalla bocca dell’uomo che mi sfonda in attesa che quella saliva la possa riporre sul suo cazzo prima di trovarmelo in gola o dentro a sconquassarmi le budella. Mi chino tremante davanti al cesso sperando e sapendo che qualcuno prenderà la mia testa spingendola fin quasi dentro come a voler bere di quell’acqua. Le mani a cingere i bordi del cesso come se potessi impedire che qualcuno mi metta a pecora per fottermi da dietro abbassandomi la testa sempre più dentro al cesso. Liberarmi l’ano dalla verga sedersi sulla tazza e penetrandomi in bocca dove liberare tutti gi odori,  profumi e sensazione del mio ano. Leccare quel cazzo fino a consumarlo sapendo invece che diventerà sempre più grosso. Aspettare la sborra bevendone ogni goccia e non sprecandone niente per poi ritrovarsi con la testa ancora dentro al cesso per farsi pisciare nei capelli, in bocca e sulle tette. Sentire il piscio che mi cola sul ventre, scende fra la passera e mi bagna i glutei poggiati a terra. So che dopo dovrò pulire ma quando mi arriva l’orgasmo così dal niente capisco la troia che sono.


sabato 15 agosto 2015

Schiava di sperma
















Questa è la mia serata in villa. Nel senso che la serata è dedicata a me e 15 cazzi si sono iscritti per divertirsi e divertirmi. So che la serata non sarà normale ma valgono le regole di sempre. Fra questi ci sarà anche Andrea … ospite d’onore e gratis… ahhaha. Alle 22 siamo già lì. Mi devo preparare e mi sono portata due o tre cosette da casa il resto lo troverò in villa. Andrea mi lascia per cambiarmi dandomi un bel bacio. Sono emozionata ma non vedo l'ora di iniziare. La mia  gang bang non la prima e nemmeno l’ultima. Questa sera non sarà dedicata al mio piacere, mi useranno per il loro piacere, sarò carne da sfruttare, da umiliare, buchi da scopare. In camera trovo un paio di stivali in latex neri che mi coprono le gambe fino a quasi lo stacco del gluteo e della vagina, con una zeppa così alta che quasi mi vengono le vertigini. Rispetto al mio tacco 12 sembra essere quasi il doppio.
Mi infilo il pony plug nel culo (rosso il plug, nera la coda) e indosso la ball gag ….. rossa. Non metto niente altro, mi guardo allo specchio e noto come una piccola goccia di piacere sia già presente in mezzo alle mie gambe. I vari piercing sul mio corpo, i tatuaggi e l'abbronzatura integrale fanno il resto. Camminando lentamente mi avvio nel salone e mi rendo conto di camminare trattenendo il fiato, con una leggera pelle d'oca che mi marchia tutta la pelle. Arrivando nel salone  il brusio è tanto ma si calma subito. Il cerimoniere della serata (praticamente controllerà che tutto vada per il meglio) mi invita al centro del salone dove sarò esposta ed usata. NOn so cosa vedano le 12 persone in sala, so cosa mi sento io ............. puttana........ e la cosa mi piace. e sinceramente non mi importa di cosa pensino gli altri, a me piace questa vita, a me piace il sesso e questa promisquità e se non sono conforme ai vostri canoni....... cambiateli. Per me mignotta, puttana, troia sono dei complimenti. 

Arrivo al centro della sala dove è posizionato un enorme divano. IL cerimoniere mi lascia e io espongo la mercanzia. Allargo le gambe e mi accorgo che sono umide dove la vagina ha comincitao a colare. Mi piego in avanti perché quelli dietro possano vedere il plug ben piantato nel culo. Mi raddrizzo infilandomi un dito in figa per il piacere di quelli davanti. Faccio alcuni passi verso di loro dove mi toccano la pelle , accarezzano i seni. Mi siedo a cavalcioni sullo schienale del divano mimando un rapporto sessuale. I primi che si avvicinano mi vogliono solo toccare. Sono ancora tutti vestiti e sento le loro mani scivolare sul mio corpo. Qualcuno azzarda il dito … ora in figa … ora in vagina …. Quasi a sincerarsi che io possa accettare tutto. Qualcuno giocherella con i piercing sui capezzoli. Li tira …… è una scarica di adrenalina nel timore che il tiro sia troppo deciso …. Ma mi rilasso e aspetto. Ho gli occhi chiusi  …. Non so nemmeno se siano grassi, brutti, con il cazzo grosso o altro. Ho gli occhi chiusi per prendere tutto il piacere che gli altri vorranno da me.  Qualcuno lo capisce e mi benda gli occhi mentre mi toglie la ball dalla bocca. Non serve più arrapare gli animi …… i cazzi sono caldi. Qualcuno mi spinge a piegarmi in avanti sulla spalliera del divano. Mentre il primo cazzo entra in figa. Un altro mi accarezza il volto ma solo per infilarmi fra le labbra il proprio cazzo. Altre mani sono su di me. Qualcuno mi tira delle piccole sculacciate o sberle. Qualcun altro gioca con tutti i miei piercing. Per quattro ore potranno godere di me e fottermi in ogni buco. Adesso mi hanno tolto il plug dal culo. Anche questa barriera sta cadendo mentre la prima cappella mi arriva dritta dall’ano al cervello facendomi trattenere il respiro. 15 cazzi mi stanno riempendo ogni buco. Quando ormai stanno arrivando le due di notte ho perso il conto delle sborrate che mi colano sulla pelle, dalle labbre, capelli e dai buchi. E ho perso pure il conto di quanti orgasmi abbia avuto………. Sono in ginocchio quando l’ultima sborrata mi riempie la bocca. Mi tolgono la benda e mi chiedono se posso sedermi sopra ad un plug .. nero …. Grosso e lungo ….sistemato sopra uno sgabello. Mi alzo passando dalla posizione in ginocchio a quella a pecora faccio due passi ammiccando e arrivata alla sedia scopro che il plug è già bagnato con i miei odori …… chissà quante volte me lo avevano già infilato. Lo lecco, mi giro e lentamente mi apro l’ano. Quando la punta è finalmente dentro mi ci siedo sopra pieagta in avanti in modo che tutti vedano. Ripeto la cosa alcune volte in varie posizioni fino a che lo stacco dallo sgabello me lo infilo ancora nel culo e mi allontano dalla sala. 

Al bar schorttino di sperma






Dopo aver fatto un altro lavoro, oggi sono una barista piuttosto ricercata. Lavoro su tre turni e può capitare di fare la chiusura alle 24. Come oggi. È ormai l’una di notte quando io e Roberto stiamo finendo di riassettare. Roberto, 23 anni, è un ragazzo magro come un chiodo, leggermente palestrato, alto e con una chiacchiera incensurabile. Nel senso che parla tanto, sproloquia e non si ferma mai. Insomma una battuta sulle mie tette …. “se fossero state più piccole di poco le avremmo usate per lo shortino”, una sulla mia altezza …… “all’altezza di un bocchino” e una sulla mia bellezza …… “carina sei carina” e io mi sono incazzata dicendogli che con un fisico così non regge nemmeno una sega. Così si è abbassato i pantaloni e ha cominciato a segarsi davanti a me. Io ho girato una sedia e mi sono messa a guardarlo. Dopo 10 minuti eravamo ancora là, così gli ho detto “finocchio senza una donna non vai da nessuna parte” ………… e me lo sono infilato in bocca. Senza tante storie gli ho ingoiato il cazzo fino alle palle. Poi l’ho liberato segandolo un po’. Poi l’ho fottutto in gola per farlo venire. Lui non si è fatto pregare mi ha preso la testa fra le mani e mi ha letteralmente fottuto la bocca. Lo sperma mi ha riempita bocca e gola. L’ho inghiottito tutto. 

domenica 28 giugno 2015

Schortino di sperma










Dopo aver fatto un altro lavoro, oggi sono una barista piuttosto ricercata. Lavoro su tre turni e può capitare di fare la chiusura alle 24. Come oggi. È ormai l’una di notte quando io e Roberto stiamo finendo di riassettare. Roberto, 23 anni, è un ragazzo magro come un chiodo, leggermente palestrato, alto e con una chiacchiera incensurabile. Nel senso che parla tanto, sproloquia e non si ferma mai. Insomma una battuta sulle mie tette …. “se fossero state più piccole di poco le avremmo usate per lo shortino”, una sulla mia altezza …… “all’altezza di un bocchino” e una sulla mia bellezza …… “carina sei carina” e io mi sono incazzata dicendogli che con un fisico così non regge nemmeno una sega. Così si è abbassato i pantaloni e ha cominciato a segarsi davanti a me. Io ho girato una sedia e mi sono messa a guardarlo. Dopo 10 minuti eravamo ancora là, così gli ho detto “finocchio senza una donna non vai da nessuna parte” ………… e me lo sono infilato in bocca. Senza tante storie gli ho ingoiato il cazzo fino alle palle. Poi l’ho liberato segandolo un po’. Poi l’ho fottutto in gola per farlo venire. Lui non si è fatto pregare mi ha preso la testa fra le mani e mi ha letteralmente fottuto la bocca. Lo sperma mi ha riempita bocca e gola. L’ho inghiottito tutto. Uno schortino di sperma.





sabato 23 maggio 2015

Schiava








E’ arrivato un pacco a casa e Andrea mi ha detto di non aprirlo perché era da portare in villa. Sono curiosa e tartasso di domande Andrea fino a che cede e me lo apre davanti. Ha svaligiato un ecommece di BDSM. E sottovoce ripete ….perli parli e non fai mai niente  ah no non fai mai un cazzo amore……..sorride. Venerdì arriviamo in villa ed entriamo nella sala. E’ piena di gente forse una ventina tutti distintissimi.  Andrea mi accompagna sul palco in mezzo alla stanza e mi spoglia. Ho ancora i campanellini sui piercing  che suoanano. Sento gli occhi su di me e intravedo un signore in gicca a cravatta che si avvicina con la mia dildo gag. E’ imbarazzato così l’aiuto a farmela indossare. Ho la stessa sensazione di vomito della prima volta. Il dildo arriva proprio sulla gola. Con la coda dell’occhio vedo Andra che si avvicina con una pelle nera. Mi fa girare e mi infila una maschera di pelle che mi chiude gli occhi. Sento stringere la cinghia dietro la nuca. Ora non vedo più niente e non poso nemmeno parlare. Deglutisco a fatica mentre il cazzo di gomma sembra volermi scopare fino in fondo. Qualcun altro mi allaccia un collare, sento altre mani farmi indossare polsiere e cavigliere, mentre il mio udito si perde nell’emozione del momento. La pelle brucia di desidero. Sono ancora in piedi. Mentre sento due mani stringermi in vita, un cazzo prova a scoparmi la passera. Non entra. Una mano si stacca e lo infila dentro. Mentre questo cazzo mi scopa qualcuno mi stringe i capezzoli nelle mollette. È un piccolo brivido che arriva al cervello e la figa comincia a grondare. Sento tirare i capezzoli in alto. Probabilmente due corte catene attaccate alla mollette sono state attaccate al collare e ora come muovo il collo il collare si tira dietro le mie tette. Non fa male ma cazzo che roba. Il cazzo scivola via e ora mi fanno stendere con la schiena su una tavola. Mi alzano le gambe. Le mollette tirano i capezzoli e mi arriva il primo orgasmo mentre un cazzo mi entra in figa. non li conto, non ci riesco troppe sono le emozioni e gli orgasmi che si susseguono uno all’altro così come i cazzi che mi scopano e le mani che mi toccano. Finalmente si fermano. Mi mettono in piedi e sento lo sperma colarmi dalla figa e dal culo. Mi allargano le gambe ….. no per favore ancora no……  ma il cazzo che mi penetra il culo non è di carne è un dildo…. Grosso come nessun cazzo questa sera. Ma ancora non è finita un altro dildo in passera mi chiude anche questo buco. Sento una striscia di pelle passarmi in mezzo alle gambe e mentre qualcuno mi stringe una cinghia intorno alla vita sento un’altra cinghia in mezzo alle chiappe. Un perizoma con due dildi…… cazzo altro orgasmo. Due mani ruvide mi spingono a piegarmi in avanti e quando finalmente tocco quasi la punta dei piedi con le dita …… mi chiudono le polsiere con le cavigliere. Mi allargano le gambe. Ora sento le voce delle persone intorno a me che stanno scopando mentre nessuno pensa più a me. Sento gocce di sperma colarmi sulle cosce. Non so in quanti mi abbiano sborrato dentro. Sento gocce di sborra calda sulla schiena …. Qualcuno si sta segando davanti a me. Non so quanto tempo sia stata così. Ad un certo punto Andrea mi ripete … parli … parli ma non fai un cazzo amore mio………lentamente mi libera mentre si scioglie il mio piacere.   

domenica 29 marzo 2015

Sayonara








In uno degli ultimi apericena in villa due mi hanno chiesto se volessi far sesso con loro. Hanno anche aggiunto che mi avrebbero pagato profumatamente ma che mi volevano tutta per loro. Mi avevano conosciuta in una festicciola e si erano proprio divertiti. Dopo qualche giorno ero in treno per Lodi. E’ venuto Gianni a prendermi e siamo andati a casa sua dove mi aspettava Antonio l’altro della coppia.  Due signori dell’età di Andrea ma sicuramente peggio portati e con una bella pancia prominente. Sono molto formali ed ad attenderci trovo una bella bottiglia di bollicine, salatini, caviale, un po’ di musica di sottofondo, la solita roba che gli uomini pensano addolciscano le donne. Hanno la fede al dito e me ne accorgo appena le loro mani si offrono per aiutarmi a togliere il giaccone. Non trovano le parole per dirmi di spogliarmi e rimanere nuda con loro. Li faccio aspettare qualche minuto. Mi diverto. Alla fine gli chiedo dove fosse il bagno per sistemarmi. Sorridono. Ahahhaha pensano che tornerò nuda, in relatà, piscio, mi rivesto e torno perfettamente vestita. Sono un po’ delusi e forse incazzati. Mi devono desiderare. Mi spoglio al ritmo della musica, non ho molta roba da togliere. Il tacco 12, i jeans, la camicia, le autoreggenti. Rimango solo con il perizoma che per l’occasione ho messo nero e piccolissimo, con tre fili a coprire la vagina. ….. a coprire è un eufemismo, un filo la stringe a destra, uno a sinistra e uno nel mezzo. Il risultato è una figa prominente quasi a baciare. Mi avvicino, gli accarezzo il volto, la mano scende sulla giacca e si ferma sulla patta dei pantaloni. Glieli slaccio … prima uno poi l’altro. Si spogliano così velocemente che sembrano avere i super poteri. Mi avvicino ancora e con il palmo delle mani li spingo verso il divano. Ancora non hanno aperto bocca sembrano incantati. Una volta sul divano, mi inginocchio davanti a loro,  gli prendo i cazzi in mano e lentamente li sego. Mi avvicino con la testa al cazzo di Gianni, lo guardo negli occhi e anziché i soliti preliminari passo la mano sullo scroto mentre ingoio tutto il cazzo. I loro sguardi sono concentrati su di me. Gianni che tratteneva il respiro, soffia sgonfiando l’aria che tratteneva. “cazzo, cazzo, cazzo” dice mentre mi accarezza i capelli. Gli riprendo il cazzo in mano mentre lo sego e prendo in bocca il cazzo di Antonio. Rifaccio il giro due o tre volte fino a che sono umidi da scopo. Con un gesto plateale faccio stendere Antonio, lo cavalco infilandomi il suo cazzo in figa e lentamente mi piego sul suo torace per permettere a Gianni di guardare il mio sedere. “che puttana” è il soffio di Gianni mentre prova a infilare il suo cazzo nel mio ano. Mi piego di più e ora finalmente ci riesce. Provano un paio di volte a fottermi ma non riesce bene. Allora mi metto a pecora per terra e li invito dicendo decidete voi come usarmi. Gianni me lo infila in bocca, mentre Antonio si diverte fra ano e vagina. Si danno il cambio come per un giocattolo. Tutti e due mi vengono in passera. ….”tanto non rimani in cinta” dice Antonio. Quando vedo che il cazzo non s’ammoscia capisco che siamo nel mezzo di un viagra party. Ahahah niente male. Gli pulisco il cazzo dalle ultime gocce di sperma  e mi attrezzo per una lunga cavalcata. Comincio con il mio classico del gola profonda e lì tutti e due godono come due giuggiole …… “questa è la troia che conosciamo””vai mignotta””cazzo che buchi vigliacca che non sei altro”……. E io a lavorare di bocca e di buchi. Alle 4 del mattino anche i loro cazzi si sono ammosciati. La mattina alle 9 Gianni mi riaccompagna al treno. IL tempo per un bocchino extra che mi paga sull’unghia……….

domenica 22 marzo 2015

Mi suona la passera










Altro addio al celibato. Questa volta è un amico del proprietario della villa. Ha voluto espressamente me e sembra che mano a mano che gli raccontavano di me lui avrebbe voluto masturbarsi lì subito. Anche io ero curiosa di incontrarlo perché aveva le idee chiare su cosa fare e mi piacevano…. Almeno sulla carta. Sono nuda e fino a qui non c’è molta fantasia. Tacco 15 con piccolo platoo trasparenti, calze autoreggenti a rete, collare e guinzaglio. Questa volta il guinzaglio è legato ad un anello fissato sul tavolo al centro della stanza. Romeo, questo il nome, entra nella stanza tenendo in mano un piccolo cofanetto dicendo che è un piccolo dono per me. Lo apre e ne tira fuori alcuni campanellini d’oro che attacca ai piercing nei capezzoli, al clito e all’ombelico. Mi accarezza la pelle e mentre mi attacca i campanelli aai piercing dei capezzoli me li lecca profondamente. Li succhia e dopo averli inumiditi per bene mi attacca i campanellini. Stessa storia con l’ombelico, mentre al clitoride ci passa un’eternità fra leccate, masturbazione e penetrazione con lingua e dita. Ora appena mi muovo suona qualcosa. Prende un altro campanellino che attacca al collare. È un pochino più grosso e anche il suono più profondo. Insomma mi fa assomigliare ad una vacca di motagna … ahhahah però è eccitante.  Mi gira mi lecca la schiena e mi lega le braccia dietro con due cinghie, una ai gomiti e l’altra ai polsi. Si spoglia e devo dire che è veramnete brutto. Peloso da morire su tutto il corpo e con una pancia veramente prominente. Si mette dietro e comincia a massaggiarmi i buchi con il gel della durex. Qundo mi incula si mette sulla punta dei piedi per penetrarmi meglio. Sembra più grosso che lungo ma il buco è pieno comunque. I campanellini suonano anche adesso che mi sta stendendo sul tavolo. Prima a pecora poggiata sul tavolo con ancora il cazzo in culo e dopo stesa a pancia in giù. Si sente un solo campanellino quello al clito perché ho il culo sollevato come ogni puttana che si rispetti per farmi montare meglio. Si adagia sulla mia schiena e ancora mi trapana il culo. Questa volta lo sento gemere mentre mi tira per la cinghia dei polsi. Sollevo le spalle e lo sento grugnire sborrandomi dentro. Niente di nuovo sotto la scopata. Torno a casa e mentre mi spoglio Andrea mi dice che i campanellini sono la fine del mondo e comincia a tinttillarli con piccoli colpi di dita che colpiscono i campanellini ma anche i capezzoli che subito diventano di marmo…………. Che scopata.

domenica 15 marzo 2015

A modo mio









Oggi sono strana, non ho voglia di cazzi ma sono eccitata e la pelle è sensibilissima. Ieri ho comprato una ball strana, a forma di dildo da infilare in bocca come se facessi un pompino ad un cazzo vero. L’ho provata appena arrivata a casa e arriva giusto a sfiorare la gola con una sensazione di vomito mista a preoccupante piacere. L’ho tolta subito ma oggi è lì sul tavolo che mi guarda. Vado verso la camera e davanti agli specchi mi spoglio e indosso la ball. La punta mi arriva ancora lì sulla gola, se stringo un pochino è come se giocassi a gola profonda con un bel cazzo. Stringo la cinghia di un altro buco. Mi stendo nel letto mentre la passera comincia a grondare miele. Ho voglia voglia di giocare e allora apro il cassetto e comincio a masturbarmi con un plug ……. Lungo ….. lungo che striscio sulla passera ormai umida. Sono lì e non sento Andrea che rincasa l’eccitazione mi fa grondare la passera. Mi sto masturbando di brutto quando Andrea si sdraia nel letto di fianco a me con il cazzo che già punta sulle mie natiche. Dopo avermi baciata sul collo, mi chiede se fosse un nuovo gioco. Non posso rispondere ma come se lui immaginasse qualche cosa spinge leggermente la base del  dildo che ho in bocca e capisce come il vomito sia lì per venire. Lo lascia. Mi punta il cazzo sulla passera e facendomi stendere sulla pancia lo imbuca dritto dritto fino a farmi contorcere dal piacere. mi sta cavalcanco. Lo vedo allungare la mano e prendere il dildo con il quale poco prima mi divertivo e lo sento mentre gioca con il mio buco del culo. Il mio corpo si contorce dal piacere mentre il dildo mi perfora l’ano. Andrea lo lascia lì anche se per poco perché lo sfintere lo spinge fuori con foga.proprio mentre Andrea mi gode in figa. Aspetta che il cazzo si ritiri da solo, mi slaccia la cinghia del dildo in bocca e mi bacia. “Bello questo nuovo gioco…….. credo che dovrò investire qualche euro in cose nuove …..” mi dice. Gli rispondo “parli parli e non fai mai un cazzo amore…..”

venerdì 16 gennaio 2015

Sesso, sesso, sesso







Andrea mi sta aspettando a casa e appena aperta la porta di casa mi avvolge con una bacio e una strettona da antologia. Dai pantaloni sento che ha il cazzo in tiro come non mai. Così gli sbottono la patta dei pantaloni e stringo nella mano la verga. Ne percepisco le vene, i rilievi. Mi bacia con forza stringendomi a sé e schiacciandomi le labbra contro le sue. La lingua vaga nella mia bocca succhiandomi ogni piccola goccia di saliva. Mi apre i jeans e infila le mnai dentro come per trovare l’oro. Mi strappa la camicia facendone saltare i bottoni. Le sue dita sono già dentro al mio culo. Finisco di spogliarmi e mi trascina sul divano mi stende a pancia in su con la testa reclinata fuori dal divano. Il suo cazzo mi violenta la bocca mentre le sue mani mi strisciano il clitoride, la figa, la vagina, il culo e il buco del culo. Ho le sue dita dappertutto e il suo cazzo dritto in gola. Vengo. Vengo. E vengo. Andrea non si cura dei miei orgasmi sta cercando il suo piacere dentro la mia gola. A volte ferma la cappella in bocca cn movimenti circolari. A volte mi sfonda la gola facendomi sbattere le palle sulle labbra e rimanendo in quella posizione fino a soffocarmi. Rimetto saliva un paio di volte. Gli occhi umidi. Lui è ancora lì.vengo ancora. Le gambe mi tremano e non riesco a fermare il corpo preso da brividi. Andrea alza una gamba sul divano,mi toglie il cazzo dalla bocca e si fa leccare il culo. Sento le sue dita dentro al mio culo. Vengo ancora e ancora non mi ha scopata. Sento le sue labbra dentro la mia figa. le sue dita dentro al mio culo. Adesso anche lui mi sta leccando il culo. Lo sfintere si apre e si chiude contro il mio volere. Si alza e mi lascia così con il fiatone. Torna subito, con il cazzo leggermente moscio e con il plug grosso che usa come un dildo dentro alla mia figa. Mi spompina fino a squartarmi la passera. Mi trascina sul pavimento e si mette a 69 sopra di me. Gli prendo il cazzo in bocca e mi piscia dentro anche l’anima, il cuore e lo sento gemere mentre spinge il plug ancora più dentro la mia passera. Ora il suo cazzo è tornato duro. Mi sta scopando in bocca mentre le sue dita e labbra continuano il lavoro sotto di me. Mi gira e schiaccia il mio volto nella pozza di piscio sul pavimento. Mi apre il culo e ci infila dentro il suo cazzo. Svengo dal piacere. fra il plug in figa e il cazzo in culo non c’era più spazio nemmeno per uno spillo. E il punto g ha fatto il suo dovere. Godo come non mai. Urlo .. lo prego di continuare così di non smettere mentre la sua sborra mi riempie il buco del culo. Quando lo sento uscire mi giro e glielo lecco, lecco lecco. Mi bacia con una sberla nel culo. 

Chiavata





Ormai ho preso la china della depravazione, o se volete quella del provare sensazioni diverse non solo derivanti dal sesso. Mi piace l’umiliazione mentale, fatta bene, legata comunque ad una bella scopata, mi piace il sesso per scoprire strane pieghe della mia mente. Gli incontri in villa, dopo un periodo di morta…. Stanno riprendendo con molta foga e le fantasie più sfrenate e guarda caso comincio ad essere ricercata. Non dalla polizia ma da chi desidera qualche cosa di diverso. Prendete l’unicino per esempio, quello con una ball nel lato da infilare nel culo e un anello dall’altro.  Andrea lo ha portato in villa dove può essere usato più propriamente.  Insomma provate ad immaginare l’uncino legato ad una fune che pende dal soffitto, io che mi infilo la ball nel culetto e Andrea che tira leggermente la fune per mettere in tensione il tutto. Io sono in piedi e l’uncino in un primo tempo quasi pende, poi via via che la fune comincia ad essere tesa si raddrizza, si incunea per bene fra le mie carni e poi tira in alto perforandomi le budella e facendomi alzare sulle punte dei piedi per non sentirmi squarciare le carni, iclinandomi in avanti. A quel punto Andrea allaccia la fune al gancio sulla parete e mi viene a scopare in figa. immaginate cosa è. Io che sono in preda a convulsioni iteriche di piacere, lui che mi si fa, sentendo la mia vagina contorcersi per mantenere la posizione eccitato dalla ball che spinge dal culo. Altra fune stesa tra due pareti e io a cavalcioni. La fune viene tesa in modo che questa volta mi passi per la passera dividendola in due. Anche in questo caso sono in punta di piedi ma non serve a molto la fune è tesa.  Per sentirla meno mi costringo a piegarmi in avanti ballando sulle punte ma da dietro Andrea mi scopa scegliendo il buco che preferisce. Ano o figa. Figa o ano. Terminiamo con una scopata alla missionaria … lo so banale, ma a volte anche a me piacciono i baci mentre vengo.