In uno degli ultimi apericena in villa due mi hanno chiesto
se volessi far sesso con loro. Hanno anche aggiunto che mi avrebbero pagato profumatamente
ma che mi volevano tutta per loro. Mi avevano conosciuta in una festicciola e
si erano proprio divertiti. Dopo qualche giorno ero in treno per Lodi. E’
venuto Gianni a prendermi e siamo andati a casa sua dove mi aspettava Antonio
l’altro della coppia. Due signori
dell’età di Andrea ma sicuramente peggio portati e con una bella pancia
prominente. Sono molto formali ed ad attenderci trovo una bella bottiglia di
bollicine, salatini, caviale, un po’ di musica di sottofondo, la solita roba
che gli uomini pensano addolciscano le donne. Hanno la fede al dito e me ne
accorgo appena le loro mani si offrono per aiutarmi a togliere il giaccone. Non
trovano le parole per dirmi di spogliarmi e rimanere nuda con loro. Li faccio
aspettare qualche minuto. Mi diverto. Alla fine gli chiedo dove fosse il bagno
per sistemarmi. Sorridono. Ahahhaha pensano che tornerò nuda, in relatà,
piscio, mi rivesto e torno perfettamente vestita. Sono un po’ delusi e forse
incazzati. Mi devono desiderare. Mi spoglio al ritmo della musica, non ho molta
roba da togliere. Il tacco 12, i jeans, la camicia, le autoreggenti. Rimango
solo con il perizoma che per l’occasione ho messo nero e piccolissimo, con tre
fili a coprire la vagina. ….. a coprire è un eufemismo, un filo la stringe a
destra, uno a sinistra e uno nel mezzo. Il risultato è una figa prominente
quasi a baciare. Mi avvicino, gli accarezzo il volto, la mano scende sulla
giacca e si ferma sulla patta dei pantaloni. Glieli slaccio … prima uno poi
l’altro. Si spogliano così velocemente che sembrano avere i super poteri. Mi
avvicino ancora e con il palmo delle mani li spingo verso il divano. Ancora non
hanno aperto bocca sembrano incantati. Una volta sul divano, mi inginocchio
davanti a loro, gli prendo i cazzi in
mano e lentamente li sego. Mi avvicino con la testa al cazzo di Gianni, lo
guardo negli occhi e anziché i soliti preliminari passo la mano sullo scroto
mentre ingoio tutto il cazzo. I loro sguardi sono concentrati su di me. Gianni
che tratteneva il respiro, soffia sgonfiando l’aria che tratteneva. “cazzo,
cazzo, cazzo” dice mentre mi accarezza i capelli. Gli riprendo il cazzo in mano
mentre lo sego e prendo in bocca il cazzo di Antonio. Rifaccio il giro due o
tre volte fino a che sono umidi da scopo. Con un gesto plateale faccio stendere
Antonio, lo cavalco infilandomi il suo cazzo in figa e lentamente mi piego sul
suo torace per permettere a Gianni di guardare il mio sedere. “che puttana” è
il soffio di Gianni mentre prova a infilare il suo cazzo nel mio ano. Mi piego
di più e ora finalmente ci riesce. Provano un paio di volte a fottermi ma non
riesce bene. Allora mi metto a pecora per terra e li invito dicendo decidete
voi come usarmi. Gianni me lo infila in bocca, mentre Antonio si diverte fra
ano e vagina. Si danno il cambio come per un giocattolo. Tutti e due mi vengono
in passera. ….”tanto non rimani in cinta” dice Antonio. Quando vedo che il
cazzo non s’ammoscia capisco che siamo nel mezzo di un viagra party. Ahahah
niente male. Gli pulisco il cazzo dalle ultime gocce di sperma e mi attrezzo per una lunga cavalcata.
Comincio con il mio classico del gola profonda e lì tutti e due godono come due
giuggiole …… “questa è la troia che conosciamo””vai mignotta””cazzo che buchi
vigliacca che non sei altro”……. E io a lavorare di bocca e di buchi. Alle 4 del
mattino anche i loro cazzi si sono ammosciati. La mattina alle 9 Gianni mi
riaccompagna al treno. IL tempo per un bocchino extra che mi paga
sull’unghia……….
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