È inutile. Quando si tratta di scopare lo adoro se mi
fottano nel cesso. Non so perché e non chiedetemi una spiegazione ma è in
quella stanza che il mio istinto primordiale vine fuori, che la mia schiena s’inarca
in attesa che il cuolo o la figa vengano sfondati, che accetto impassibile e
anzi godendoci ogni offesa, ogni goccia di urina, sperma e saliva. Merda no
grazie non mi interessa anche se apprezzo e adoro leccare il cazzo dopo che ha
visitato il mio buco anale. Sarà per
quegli odori e sapori che rimangono vivi nella memoria e che ritrovo in ogni
piega del cazzo o per i culi che ho leccato e che leccherò spingendo ogni volta
la lingua più su dentro all’orifizio. O per i cazzi che dopo avermi penetrata ritrovo
miei sulla lingua coni miei odori e sapori che a volte scopro nuovi e a volte
ritrovo immutabili. Nel bagno mi faccio fare ogni cosa …. Aspetto lo sputo in
volto o direttamente in bocca che cola lentamente dalla bocca dell’uomo che mi
sfonda in attesa che quella saliva la possa riporre sul suo cazzo prima di
trovarmelo in gola o dentro a sconquassarmi le budella. Mi chino tremante
davanti al cesso sperando e sapendo che qualcuno prenderà la mia testa
spingendola fin quasi dentro come a voler bere di quell’acqua. Le mani a
cingere i bordi del cesso come se potessi impedire che qualcuno mi metta a
pecora per fottermi da dietro abbassandomi la testa sempre più dentro al cesso.
Liberarmi l’ano dalla verga sedersi sulla tazza e penetrandomi in bocca dove liberare
tutti gi odori, profumi e sensazione del
mio ano. Leccare quel cazzo fino a consumarlo sapendo invece che diventerà
sempre più grosso. Aspettare la sborra bevendone ogni goccia e non sprecandone
niente per poi ritrovarsi con la testa ancora dentro al cesso per farsi
pisciare nei capelli, in bocca e sulle tette. Sentire il piscio che mi cola sul
ventre, scende fra la passera e mi bagna i glutei poggiati a terra. So che dopo
dovrò pulire ma quando mi arriva l’orgasmo così dal niente capisco la troia che
sono.
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