Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

venerdì 23 ottobre 2015

La troia che sono





È inutile. Quando si tratta di scopare lo adoro se mi fottano nel cesso. Non so perché e non chiedetemi una spiegazione ma è in quella stanza che il mio istinto primordiale vine fuori, che la mia schiena s’inarca in attesa che il cuolo o la figa vengano sfondati, che accetto impassibile e anzi godendoci ogni offesa, ogni goccia di urina, sperma e saliva. Merda no grazie non mi interessa anche se apprezzo e adoro leccare il cazzo dopo che ha visitato il mio buco anale.  Sarà per quegli odori e sapori che rimangono vivi nella memoria e che ritrovo in ogni piega del cazzo o per i culi che ho leccato e che leccherò spingendo ogni volta la lingua più su dentro all’orifizio. O per i cazzi che dopo avermi penetrata ritrovo miei sulla lingua coni miei odori e sapori che a volte scopro nuovi e a volte ritrovo immutabili. Nel bagno mi faccio fare ogni cosa …. Aspetto lo sputo in volto o direttamente in bocca che cola lentamente dalla bocca dell’uomo che mi sfonda in attesa che quella saliva la possa riporre sul suo cazzo prima di trovarmelo in gola o dentro a sconquassarmi le budella. Mi chino tremante davanti al cesso sperando e sapendo che qualcuno prenderà la mia testa spingendola fin quasi dentro come a voler bere di quell’acqua. Le mani a cingere i bordi del cesso come se potessi impedire che qualcuno mi metta a pecora per fottermi da dietro abbassandomi la testa sempre più dentro al cesso. Liberarmi l’ano dalla verga sedersi sulla tazza e penetrandomi in bocca dove liberare tutti gi odori,  profumi e sensazione del mio ano. Leccare quel cazzo fino a consumarlo sapendo invece che diventerà sempre più grosso. Aspettare la sborra bevendone ogni goccia e non sprecandone niente per poi ritrovarsi con la testa ancora dentro al cesso per farsi pisciare nei capelli, in bocca e sulle tette. Sentire il piscio che mi cola sul ventre, scende fra la passera e mi bagna i glutei poggiati a terra. So che dopo dovrò pulire ma quando mi arriva l’orgasmo così dal niente capisco la troia che sono.


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