Sono a casa che aspetto Andrea per il mio compleanno. Ha
detto di farmi trovare in tiro che mi porta fuori a cena. Mi guardo allo
specchio e non ci trovo nulla di tutto quello che piace agli uomini. Sono
bassina, magrina come un chiodo, capello lungo, tette piccole, culo sodo. Sono
però proporzionata e anni di palestra e piscina mi hanno tonificata per benino.
Quando arriva Andrea sono ancora a rimirarmi nello specchio dell’ingresso.
Niente di che Jeans e camicia bianca ma gli piaccio e non fa in tempo a
poggiare le chiavi, che mi prende mi poggia i gomiti sul tavolino, mi abbassa i
pantaloni e mi scopa…. Una sveltina prima di uscire. E’ questo che intendo, non
sono lo stereotipo di femmina che piace ma chissà perché alla fine mi guardano.
Lo abbraccio piangendo perchè sono le cose che adoro di lui. Non ci laviamo
nemmeno e sento lo sperma colarmi dentro al perizoma orma fradicio. Forse sono macchiati anche i jeans ma alla
fine la camicia copre tutto….. Il ristorantino è in centro a Milano, zona
stazione Garbaldi. Il proprietario amico di Andrea. Due piccole sale ci accomodiamo ed è tutto
perfetto, splendido. Non vedo l’ora di tornare a casa per ringraziare Andrea
della serata, non manca nulla. Al momento del dolce mi dice che lo prenderemo
nell’altra sala assieme al mio regalo. Andrea mi fa strada, oltrepassa la
seconda sala e apre la porta su una stanza buia. Mi fa entrare e solo a quel
punto si accende una luce diffusa molto bella concentrata al centro della
stanza dove c’è un tavolo con una torta e 30 candeline. Mi giro per
ringraziarlo e una voce suadente vicino al mio orecchio mi sussurra tanti
auguri. Non è lui. Mi volto di scatto e noto un ragazzo completamente nudo
seminascosto dalla penombra. Andrea mi sussurra: “il tuo regalo di compleanno,
scegli tu”. Mi calmo e sinceramente non mi dispiace quello che sto vedendo e
immaginando. Le mani del ragazzo mi stringono la vita mi girano e mi baciano e
io mi lascio andare come sono abitutata. Chiudo gli occhi lasciandomi andare e
ricambiando il suo bacio……. Se è Andrea che ha organizzato sono tranquilla e
sento già pulzarmi la figa. Vengo presa in braccio e portata su un divano finoa
quel momneto nascosto e solo allora noto altre figure maschili non riesco a
contarle. Guardo incredula negli occhi il ragazzo che mi ha in braccio e mi
sussurra: “Siamo in nove come la sua prima gang bang, potrà fare di noi tutto
quello che vuole o sceglierne uono o due o nessuno, scelga lei è il suo
compleanno, tanti auguri”. Mi giro ed è vero ne conto nove di ragazzi nudi e
tutti con la voglia di scoparmi. Per la prima volta sono io a condurre il
gioco. Ne lecco uno, accarezzo l’altro, ne bacio un altro ancora e capisco
quello che voglio.
Voglio che mi scopini in figa che mi arrivi un orgasmo e che
non mi abbandoni più per quanto io posso volere e fare. Li vloglio solo in figa
così come la loro sborra. Dentro alla mia figa per poi colarmi lungo le gambe. Raccoglierla
con le dita e leccarla…….. IL primo giro sono alla missionaria e come mi capita
raramente, mi vedo i volti di quest ragazzi che mi stanno scopando, domani li
avrò già dimenticati ma ricorderò lo scuotimento di coglioni intorni alla mia
figa, la loro pelle sulla mia, la punta di qualche cazzo che mi si stamperà
contro la parete della vagina facendomi urlare dal male, ricorderò il cazzo più
grosso che mi ha aperto la figa sbrandellando il mio orgasmo in mille
pezzettini piccoli piccoli di piacere e di respiri, ricorderò quelle spinte che
hanno fatto scuotere fino al midollo facendomi strabuzzare gli occhi. Qualcuno
mi tromba alla missionaria, qualcuno mi prende le gambe piegandole più o meno verso
la mia nuca, qualcuno mi accartorcia le cosce divaricandomi il pube mostrando
solo la figa aperta. Finito il primo giro ancora non ho avuto un orgasmo vero e
proprio ma mi sono completamente rilassata quasi un massaggio. Mi giro a pecora
poggiando la testa e le spalle sui cuscini del divano. Non mi interessa come si
alterneranno dietro di me e chi riempirà il mio buco voglio godere ora. Il
primo ragazzo che mi ingroppa lo sento forte energico e mi fa montare l’orgasmo
che trattengo con un singhiozzo ma mi sbatte quel suo cazzzo così forte e
dentro che non resisto devo godere. Affondo la testa nel cuscino e spero che
non smetta. Non lo sento nemmeno quando sborra e si da il cambio. Da lì in
avanti ho solo goduto, urlato, pianto, singhiozzato, stese le mani e anelato l’aria,
capovolta la nuca per cercare riposo, inarcato la schiena quando anche l’orgasmo
era troppo intenso. Quando l’ultimo ragazzo mi deposita il suo sperma in vagina
sono contenta. Mi siedo per terra col culo sul pavimento gelato. Lo sperma mi
cola subito, non ho la forza di raccoglierlo ma sorrido. IL proprietario del
ristorante entra con Andrea e una bottiglia di Berlucchi, non mi è mai
interessato farmi vedere a posto e ora men che meno ma vedo il mondo rosa e sono
proprio a posto. Allargo le gambe e la vagina cola come le cascate delle Marmore.
Andrea mi bacia…… si bagna le dita nello sperma della mia figa, me le appoggia
sulle labbra e poi sul bordo del bicchiere. Brindiamo ………..