L’altra sera in attesa che tornasse Andrea mi sono collegata
a sl e ho chiacchierato con quel porco di Carpe, così chiacchiera dopo
chiacchiera mi ha dato un’idea di come accogliere il mio uomo in rl. Infatti
appena Andrea mi ha mandato un sms con l’indicazione del suo ritorno, mi sono
spogliata e ho indossato un paio dei miei tacchi 12, il collare, e mi sono
infilata il plug con la coda di cavallo nel culo. E mi sono inginocchiata
seduta sui talloni davanti alla porta aspettandolo. Tempo 5 minuti …… e le
ginocchia già gridavano, si è aperta la porta e il suo sorriso ha invaso la
casa mentre ignari condomini entravano nell’ascensore chiudendone le porte.
Andrea ha richiuso la porta ha detto “bellissima” e ho sentito che si metteva
seduto sul divano alle mie spalle. “rimani così” mi ha detto mentre
probabilmente ammirava la mia schiena. Dopo qualche minuto ho capito che si
stava masturbando, avrei voluto gridargli non fralo non sprecare tutta qualla
roba ma il mio ruolo era di schiava per cui mi sono rimasta zitta e bassa.
“vieni qui” così mi sono alzata e girandomi ho visto le ultime gocce di sperma
uscire dal cazzo e colare lungo le dita di Andrea, sopra l’altra sborra che riluceva
alla luce della lampada. “puliscimi senza usare le mani” e mentre lo diceva mi
spingeva le dita dentro la bocca per farmi succhiare lo sperma che le
ricopriva. Finito il lavoro sono passata al cazzo leccandolo e succhiandolo
molto bene per togliere ogni traccia di sborra. Contenta del lavoro mi sono
fermata e Andrea ne ha approfittato per chiudermi i pollici dietro la schiena e
facendo passare una catena dal collare in mezzo al seno, giù per la figa…… su
per il mezzo del culo e infine allacciandola al ferma pollici tirandola
leggermente per farmi chinare il capo. Non tanto leggermente come sembrava dato
che quando ho provato a guardarlo negli occhi alzando il capo la catena si è
inserita in mezzo alla figa strisciando sul clito. Fastidio, piacere e un piccolo
dolore si sono mischiati aprendo la saracinesca dei miei umori vaginali
cominciando a grondare miele come una cagna in calore. Ero ancora in ginocchio
, Andrea si è riseduto di fronte a me mi ha preso il capo e ha diretto la bocca
sul suo cazzo. L’ho lavorato un poco sentendolo crescere dentro la bocca finchè
l’ho sentito abbastanza duro per un gola profonda. Al terzo inghiotto Andrea mi
ha trattenuto la testa spingendola ancora più giù fino a farmi urtare il naso
sul suo pube. Ha allargato ancora di più le gambe facendo spazio alle mie
spalle e tenendomi la testa ha cominciato a fottremi alzando ed abbassando il
bacino. Avevo la gola in fiamme. “Alzati e scopami”” così mi sono alzata e
stavo per montarlo guardandolo negli occhi, ma lui …”da dietro …… voglio
ammirare quel plug con la coda che ti fa molto bella” così mi sono girata e ho
provato a puntare il suo cazzo sulla figa. Difficile fino a quando mi ha
aiutata … quando mi sono penetrata in figa la catena ha strisciato ancora sul
clito questa volta facendomi male, ho abbassato la testa e lui
contemporaneamente mi ha penetrata con forza sentendolo sbattere contro il plug
nel culo. Ho chinato ancora di più la testa e abbassato i polsi fin dove
potevo. Intanto Andrea mi massacrava l’utero con i suoi colpi. Finalmente si è
fermato e allora ho cominciato io a riempirmi del suo cazzo. Giù, su, giù su. Senza
appoggi era difficile. Sudavo. Andrea mi ha messo una mano in mezzo alla
schiena e mi ha sbilanciata in avanti facendomi cadere sul divano. Ancora una volta
la catena l’ho sentita tutta. Ha cominciato a sbattermi a lungo in figa
prendendomi con forza. La sculacciata mi ha colto praticamente alla sprovvista…
non ero preparata non me lo immaginavo. Si è acceso l’orgasmo senza controllo
senza freni. “godi Anna” e fatti riempire.” ….. l’ho sentito godere dentro di
me.