Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

mercoledì 28 dicembre 2011

Il mio regalo di Natale







La sera di Natale speravo che Andrea riuscisse ad arrivare prima, in realtà fra il volo in ritardo, il traffico del pre festivo e la mia impazienza, è arrivato a notte inoltrata. Mi ha trovata accoccolata sul divano avvolta in una megacopertona. L’ho sentito entrare ma stavo sonnecchiando e così lui si è avvicinato e mi ha accarezzato mentre cercavo di risvegliarmi dal mio torpore. Mi ha baciato e di peso mi ha portato verso il lettone ….. “così dormi meglio” …… In realtà speravo proprio di svegliarmi dato che il mio abbigliamento sotto alla copertona non era proprio da bella addormentata nel bosco, ma lui non se ne era accorto. Fortunatamente il solo pensiero di fare l’amore con lui aveva cominciato a risvegliare la mia passerina e già sentivo gli umori colarmi lungo i bordi della figa. Così mentre gli ero in braccio gli ho stretto le braccia intorno al collo e l’ho baciato avidamente. Una volta arrivata sul letto, mi sono messa in piedi facendo cadere la coperta ai miei piedi. Andrea mi ha guardata divertito, io indossavo una tutina in  rete rossa con le maglie larghe aderentissima che da buchi quasi strategici metteva in risalto la passerina e i capezzoli. Dal piercing al clitoride pendeva un piccolo bigliettino d’auguri. Lo ha preso fra le dita e dopo averci giocato un pochino lo ha letto….. “Il tuo regalo di Natale” …. C’era scritto. Mi ha baciata ma l’ho allontanato un attimo per andare a indossare le scarpe che avevo preparato. Un paio di sandali in pelle rossa lucida con zeppa e tacchi trasparenti per arrivare alla ragguardevole altezza di 18 centimetri. Neanche una zoccolissima bagascia riuscirebbe a portarli. Li avevo comprati solo qualche giorno prima in un sexy shop on line e mi ero arrapata al solo pensiero di infilarmeli e dopo qualche prova sembravo una modella su un pavimento di cristallo. Sono tornata da lui dicendoli che quest’anno Babbo Natale aveva portato solo me come dono. Lui si è avvicinato e mi ha baciato mentre le sue mani correvano sul mio corpo e le mie lo spogliavano dei vestiti. Era già nudo quando mi sono girata e poggiando le mani sul muro mi sono chinata esponendo le mie bellezze sessuali. La rete mi alzava il culetto sodo verso l’alto facendolo sembrare in trappola dentro una rete per pescatori. Ho sentito la sua lingua leccarmi le natiche, ho sentitole mani allargarle per poi sentire la lingua leccarmi il buchetto del sedere. Ho sentito la lingua dentro al mio buchetto mentre le dita mi penetravano dentro la figa e masturbavano il clito. Con quelle scarpe sembravo una puttana vogliosa bavosa e in quel momento lo ero, avevo voglia di cazzo ma la mia eccitazione era tale da non riuscire a parlare. Andrea continuava a leccarmi e masturbare, così il primo orgasmo mi colse impreparata e non riuscì a controllarlo. Reclinai la testa arcuando ancora di più la schiena e facendo schizzare il culo all’insù come un’iperbole. Andrea non aspettava altro che questo. Mi puntò la cappella sullo sfintere e dentro con una botta da fuoco d’artificio. Ora la sua presa era forte mistringeva in vita quasi a togliermi il respiro. Oppure mi strizzava le tette prendendole da sotto e schiacciandomele verso l’alto con i capezzoli duri e gonfi. Il cazzo mi stava stantuffando il culo e ad ogni botta dentro mi alzava di qualche centimetro per poi ricadere sui tacchi in equilibrio precario. Le mani cercavano appigli sul muro trovando solo lo stipite della porta. Mi sono chinata ancora di più assumendo la posizione a 90 gradi sempre da in piedi. Andrea mi ha preso allora le mani e piegandomele dietro la schiena mi ha tenuta per i polsi in  una posizione dalla quale sarei potuta cadere in ogni momento. Ho allargato Allargai le gambe ma così il mio culo si strinse ancora di più intorno al cazzo e Andrea mugolando mi ha riempito il culo di sborra. Mi sono girata e prendendoglielo in bocca ho succhiato le ultime gocce di sperma. L’ho leccato a lungo inginocchiandomi davanti a lui e senza fermarmi anche quando ormai era leggermente moscio. Aveva un buon sapore di sperma e di culetto appena lavato un misto fra il profumo del clisterino alla fragola e di merda. Le sue mani mi accarezzavano i capelli e lentamente ho sentito il cazzo ricrescere fra le mie labbra. Ci siamo trasferiti sul letto io vestita come una baldracca e lui dentro di me ….. Ho sentito il cazzo entrare e uscire dalla mia passerina infinite volte intanto che ci baciavamo, ho sentito il suo respiro farsi sempre più corto rimandando indietro il coito per aspettare ancora e ancora. Ho sentito finalmente il mio orgasmo uscire fuori graffiandogli la pelle urlandogli nelle orecchie e sentendo il suo cazzo sputare lo sperma dentro di me……. Natale è passato così ……… nel letto, sul divano, in cucina, nel cesso a fare sesso senza mai fermarsi se non per mancanza di materia prima. Quando finalmente ho tolto le scarpe e la tutina in rete erano fradice di umori e sperma e del bigliettino d’auguri attaccato al piercing del clito era rimasto solo il filino rosso.

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