Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

giovedì 25 luglio 2019

Prona e pronta






Sto insieme a Baba da ormai un mese e facciamo sesso ogni giorno, o meglio ogni giorno lui mi sodomizza fino a sborrare. Che stia cucinando, in bagno a pisciare, o rimettendo a posto il letto, quando lo decide mi mette a pecora, con la mano sinistra mi prende per i capelli e scopa. Oggi per esempio mi ha spinta sulla tavola, mi ha allargato le gambe e spingendomi il volto verso il legno con la mano destra ha cominciato a scoparmi e non si è mosso fino a che lo sperma non ha invaso il mio ano. Mi ha lasciata lì dicendomi di non muovermi. Sinceramente pensavo di aver ormai dato, perchè quella che sembra una sveltina è invece proprio una sessione di sculacciate, piccole sberle, mani infilate in figa o a stringere con forza i capezzoli, oppure infilate assieme al cazzo nel culo.
Io ne esco distrutta ogni volta. Per cui si pensavo di fare basta. invece lui arriva con il collare me lo stringe stretto al collo e mi fa inginocchiare di fianco alla poltrona. mi mette polsiere e cavigliere e facendo passare la catena dentro alla passera la lega alle cavigliere assieme ai polsi. Dal culo comincia a colare la sborra sul pavimento. cerco di chiudere il buco del culo ma so già che ancora per qualche minuto lo sfintere non si chiuderà del tutto. Sarò io che invecchio o lui che lo ha troppo grosso per il mio culo o che quando mi scopa lo fa anche per un'ora aprendomi tutta. Mi guarda, sorride, dal cazzo gli cola ancora una goccia di sborra, si avvicina alla mia bocca e me la fa raccogliere con la lingua. Non lo chiede, non parla, so già che è così e basta.

Suonano alla porta. Risponde e apre. Lui è nudo, con il bigolo che ciondola fra le gambe, glielo guardo e anche se ha aperto la porta non sono preoccupata, so che non vuole farmi del male.
Arrivano in tre, non li conosco, sono tutti e tre neri e grossi, si salutano e nessuno mi degna di uno sguardo. Invece si siedono intorno a me con Baba che in piedi mi presenta come la sua pattumiera. Gli racconta che sono umida al punto giusto e che dietro sono già pronta. tira la catena del collare per farmi alzare sulle ginocchia e lasciare intravedere la macchia d sperma colato sul pavimento dal mio culo. Poi gli dice che non hanno pagato per la bocca per cui mi infila una ball in bocca e la chiude dietro alla nuca. Mi slaccia il collare e ne dà la catena ad uno dei tre. Lui si siede  Non parlano di me ma dei loro cazzi, mi tira la catena facendomi mettere a pecora, mi lascia lì, poi mi gira, spingendomi la testa sul pavimento dove era colata la sborra dal mio culo. Sento la guancia che si inumidisce, mi gira il volto e ora sono sporca di sperma su tutte e due le guance.
Loro continuano a parlare, quello vicino a me, mi infila le dita in culo o in fregna ma senza convinzione. Quando tira ancora la catena, mi fa girare e mettere la testa in mezzo a i suoi pantaloni dai quali si sentiva il cazzo crescere. Mi stringe il volto con le cosce, i polsi sono ancora legati alle caviglie, li slaccia. Mi benda gli occhi, mi solleva e cominciano a fottermi. MI mettono nelle posizioni più assurde, mi sborrano in figa, nel culo, mi strusciano il cazzo in volto, finchè uno dei tre chiede a Beba di aprirmi la bocca. Beba non risponde ma probabilmente con la mano gli deve aver fatto un cenno con una cifra subito accettata visto che la ball come d'incanto svanisce. Non mi rendo conto del tempo che passa e ormai ridotta all'ombra di me stessa vengo lasciata sul pavimento con la bocca e i buchi larghi come fogne. Li sento andare via, salutare, Beba mi gira prona e mi fotte ancora nel culo fino a sborrare. Alla fine sono passate 4 ore.

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