Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

lunedì 21 marzo 2016

Troia di cuore








L’ultimo addio al celibato mi hanno chiesto di farmi firmare la sborrata, nel senso che ogni volta uno dei partecipanti avesse sborrato, avrebbe potuto firmarmi sulla pelle. Lo sposo voleva che rimanesse un ricordo per tutti. Per questo aggiungevano un 50% in più a quello che solitamente mi danno. Ci penso un po’ e alla fine una firma che cosa mi potrebbe fare? Accetto e il giorno pattuito sono in villa. Le solite cose. Un pochino di lap dance o meglio danza intorno al palo masturbandosi la figa contro, due tre moine e finalmente il promesso sposo si spoglia e mi si ingroppa. Niente di che sul tappeto nella più classica delle missionarie. Pochi minuti e mi sborra in figa una quantità di sperma che un toro se la sogna. Arriva il pennarello e la prima firma proprio sul pube sopra la figa che comincia colare.  È eccitatissimo e vorrebbe ricominciare subito ma gli amici lo fermano facendogli notare il cazzo moscio. Così si ritira di buon grado e lascia il posto agli altri.  Nel giro di un paio di ore avevo il corpo ricoperto di undici firme: due sopra le tette, due sotto, una sul pube, tre sulla pancia, una per ognuno dei glutei e una sulla schiena. L’ultima la dodicesima, l’ha messa ancora lo sposo. Mi ha ingroppato nel culo fino a farmi morire, questa volta pensavo che non avrebbe mai sborrato invece finalmente eccolo sempre con la sua quantità industriale di sborra. Mi è rimasto dentro non so quanto aspettando che il suo cazzo si ritirasse e quando finalmente esausto lo ha tirato fuori mi ha fatto l’ultima firma. Ha cominciato dalla base del collo ed è sceso lungo la colonna vertebrale fino ad arrivare al culo, mi ha allargato le natiche e ha continuato a scrivere fino al buco del culo dove ha messo un punto infilandomi dentro il pennarello e lasciandolo lì. Mi hanno fotografata così, sporca di sperma e firmata e si sono soffermati sul pennarello che ballonzolava dentro il mio buco. Sono usciti dalla stanza, mi sono tolta il pennarello e anche io ho guadagnato il bagno. Lì mi sono guardata allo specchio e mi sono piaciuta così firmata e tatuata. Era un mischione di perversione e di sottomissione che mi ha fatto rabbrividire di piacere. I miei tatuaggi, i piercing, lo sperma che mi colava dal corpo e dai buchi e queste firme mi facevano assomigliare a una slut. Mi incuriosiva la firma sulla schiena così piazzando due specchi l’ho guardata. Non era la sua firma qualla l’avevo davanti sul pube, era una dedica: a te troia col cuore.

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