Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

martedì 21 maggio 2013

Puttana














L’altra sera Andrea è tornado mentre mi stavo masturbando collegata a sl. “tele taglio quelle dita” mi ha detto, “non ci riuscirai” gli ho risposto. Così si è avvicinato, mi ha baciata sul collo e lentamente mi ha portato le mani dietro la schiena. Mi ha ancora baciata sul collo e poi ha fatto scattare le manette da dita intorno ai pollici. Ha girato la sedia della scrivania verso di lui e mi ha tolto i jeans che erano calati alle ginocchia. E da stronzo quale è mi ha tagliato la camicia bianca che stavo indossando per poterla toglierla senza aprirmi le manette. Ero nuda e con una camicia in meno. Mi ha baciata a lungo in bocca……. Massaggiandomi le tette stringendole piano fra le dita e strizzando il capezzolo dove i piercing sfuggivano fra le dita ho cominciato a bagnarmi. Se ne è accorto. Mi ha fatto alzare e presa la catenella che pendeva dalle manette l’ha attaccata al piercing del clito. Ora non potevo più muovere le mani senza procurarmi dolore o piacere al clito a seconda di come tiravo le mani e quindi il clito. Situazione non piacevole devo ammetterlo ma non sapevo cosa volesse Andrea. Mi ha fatto inginocchiare e slacciati i pantaloni mi ha fatto ciucciare il cazzo ancora odoroso di una giornata di lavoro e di piscio. Era molle, flaccido e al contatto con la mia bocca ha cominciato a respirare diventando via via più duro. L’odore di urina stantia era intenso ma passava mano a mano che la saliva lo puliva. Ora mi riempiva la bocca e sentivo Andrea spingermelo in gola. Al primo singulto d vomito l’ha fatto uscire mi ha presa delicatamente e mi ha messo a pecora con la testa poggiata a terra e le spalle sul pavimento, con il culo che sembrava una freccia puntare verso il soffitto. Si è spogliato e mi ha infilato il cazzo in figa. La catenelle si è fatta da parte ma ho dovuto spingere le dita verso il clito perché la catenelle non tirasse. Mi ha piantato il suo cazzo fino alle palle sbattendomelo forte. Il freddo del pavimento mi ghiacciava la guancia destra e le spalle. La sculacciata mi ha colto di sorpresa e ho sentito le cinque dita per alcuni minuti prima che la figa ricominciasse a sbrodolare miele che gocciolava lungo le mie cosce. Ha cambiato buco un paio di volte e quando mi sfondava il culo sentivo colare il miele copioso e non servivano olio o altro tanto ero fradicia. Mi ha aiutato a rialzarmi e siamo andati sul divano. Mi ha messo il collare e mi ha fatto accovacciare vicino a lui. Vedevo il cazzo lucido dritto e duro brillare dei miei umori. Ha cominciato a segarselo. Poi ha preso altre catenelle e me le ha fatte passare dai piercing dei capezzoli, ombelico, clito, e alla fine una sul collare. Non avevano un loro fine ma mi adornavano. Ha preso l’olio e ha cominciato a m assaggiarmi tutto il corpo. Alla fine luccicavo. Mi ha fatto alzare e mi ha fatto chinare per ciucciargli l’uccello. Ero in piedi con le gambe divaricate, le mnai dietro la schiena legate dalle manette per le dita. Ho preso in bocca il cazzo e ho cominciato e pomparlo. Lui seguiva i miei movimenti spingendomelo ancora più in gola quando scendevo. All’improvviso dopo qualche minuto ha cominciato a tirare le catenelle a caso. Piano. Una, poi l’altra, un’altra ancora e più insieme. ad ogni tiro corrispondeva una mia diversa sensazione. Non dolore ma piccoli fastidi e non piacere ma piccoli sussulti di godimento. Sempre più veloci sempre più forti fino a che assieme allo sperma di Andrea ho goduto come una vacca senza averlo preso in culo o figa. Mi ha baciata, slegata e siamo andati a letto afinire………..

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