Avevo 18/19 e lavoravo qualche pomeriggio in un bar a
Trezzano sul Naviglio durante il periodo estivo per pagarmi la vacanza o
qualche capo di abbigliamento come si dice oggi. Jeans a vita iper bassa,
cannotta senza mai il reggiseno, tanto ne ho talmente poco che si mantiene da
solo.A volte minigonna in jeans e visto che porto solo perizomi vi potete
immaginare. Quel ragazzo era venuto nel bar già un paio di volte e dopo aver
preso il suo solito caffè si dirigeva nel bagno. Quella giorno non c’era
nessuno nel bar solo io il proprietario e lui, così quando è andato nel bagno
ho preso il passpartout e mi sono fiondata dietro di lui. Aveva una mano
poggiata alla parete del cesso e con l’altra si stava segando di brutto. Quando
gli sono piombata alle spalle si è preso un colpo ma il cazzo è rimasto dritto.
Così l’ho preso in mano e l’ho segato finchè lo schizzo di sperma ha centrato
perfettamente la parete. Si cazzo…. Il primo schizzo è stato così forte e
violento che è uscito dritto ed ha proseguito la sua corsa fino alla parete
spiaccicandosi contro. Mi è quasi semmbrato di sentirno i rumore …splasch. Il
resto è colato dentro al cesso…… “dovresti pulire” gli ho detto baciandolo in
bocca. E sono tornata dietro al bancone.
Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.
martedì 21 maggio 2013
Puttana
L’altra sera Andrea è tornado mentre mi stavo masturbando
collegata a sl. “tele taglio quelle dita” mi ha detto, “non ci riuscirai” gli
ho risposto. Così si è avvicinato, mi ha baciata sul collo e lentamente mi ha
portato le mani dietro la schiena. Mi ha ancora baciata sul collo e poi ha
fatto scattare le manette da dita intorno ai pollici. Ha girato la sedia della
scrivania verso di lui e mi ha tolto i jeans che erano calati alle ginocchia. E
da stronzo quale è mi ha tagliato la camicia bianca che stavo indossando per
poterla toglierla senza aprirmi le manette. Ero nuda e con una camicia in meno.
Mi ha baciata a lungo in bocca……. Massaggiandomi le tette stringendole piano
fra le dita e strizzando il capezzolo dove i piercing sfuggivano fra le dita ho
cominciato a bagnarmi. Se ne è accorto. Mi ha fatto alzare e presa la catenella
che pendeva dalle manette l’ha attaccata al piercing del clito. Ora non potevo
più muovere le mani senza procurarmi dolore o piacere al clito a seconda di
come tiravo le mani e quindi il clito. Situazione non piacevole devo ammetterlo
ma non sapevo cosa volesse Andrea. Mi ha fatto inginocchiare e slacciati i
pantaloni mi ha fatto ciucciare il cazzo ancora odoroso di una giornata di
lavoro e di piscio. Era molle, flaccido e al contatto con la mia bocca ha
cominciato a respirare diventando via via più duro. L’odore di urina stantia
era intenso ma passava mano a mano che la saliva lo puliva. Ora mi riempiva la
bocca e sentivo Andrea spingermelo in gola. Al primo singulto d vomito l’ha
fatto uscire mi ha presa delicatamente e mi ha messo a pecora con la testa
poggiata a terra e le spalle sul pavimento, con il culo che sembrava una
freccia puntare verso il soffitto. Si è spogliato e mi ha infilato il cazzo in
figa. La catenelle si è fatta da parte ma ho dovuto spingere le dita verso il
clito perché la catenelle non tirasse. Mi ha piantato il suo cazzo fino alle
palle sbattendomelo forte. Il freddo del pavimento mi ghiacciava la guancia
destra e le spalle. La sculacciata mi ha colto di sorpresa e ho sentito le
cinque dita per alcuni minuti prima che la figa ricominciasse a sbrodolare
miele che gocciolava lungo le mie cosce. Ha cambiato buco un paio di volte e
quando mi sfondava il culo sentivo colare il miele copioso e non servivano olio
o altro tanto ero fradicia. Mi ha aiutato a rialzarmi e siamo andati sul
divano. Mi ha messo il collare e mi ha fatto accovacciare vicino a lui. Vedevo
il cazzo lucido dritto e duro brillare dei miei umori. Ha cominciato a
segarselo. Poi ha preso altre catenelle e me le ha fatte passare dai piercing
dei capezzoli, ombelico, clito, e alla fine una sul collare. Non avevano un
loro fine ma mi adornavano. Ha preso l’olio e ha cominciato a m assaggiarmi
tutto il corpo. Alla fine luccicavo. Mi ha fatto alzare e mi ha fatto chinare
per ciucciargli l’uccello. Ero in piedi con le gambe divaricate, le mnai dietro
la schiena legate dalle manette per le dita. Ho preso in bocca il cazzo e ho
cominciato e pomparlo. Lui seguiva i miei movimenti spingendomelo ancora più in
gola quando scendevo. All’improvviso dopo qualche minuto ha cominciato a tirare
le catenelle a caso. Piano. Una, poi l’altra, un’altra ancora e più insieme. ad
ogni tiro corrispondeva una mia diversa sensazione. Non dolore ma piccoli
fastidi e non piacere ma piccoli sussulti di godimento. Sempre più veloci
sempre più forti fino a che assieme allo sperma di Andrea ho goduto come una
vacca senza averlo preso in culo o figa. Mi ha baciata, slegata e siamo andati
a letto afinire………..
martedì 7 maggio 2013
Con tre cazzi
Primo maggio, in villa mi hanno fatta una sorpresa. O meglio
non è che l’abbiano fatta apposta per me dato che era per tutte coloro che ne
avrebbero voluto approfittare ma il buon Andrea, una volta ricevuta la mail,
senza dirmi nulla ha accettato l’invito proponendomi come una delle donne che
volevano approfittarne. Così ignara sono entrata in villa. Le solite
chiacchiere con le persone che ritrovi al bar, gli apprezzamenti, fino a qunado
il padrone di casa non invita tutti nel solito salone che ormai conosco bene.
Nel centro della stanza, questa volta un divano nero e tutte intorno le
poltroncine, sedie, puffi, dove via via ci sediamo. Andrea mi dice che io
dovrei andare a sedermi sul divano. Lo guardo e rido ….”stronzo” gli dico…. Ma
lui non mi guarda nemmeno ….”se ho fatto male mi puoi lasciare” …… “fatto” gli
rispondo. Comunque vado sul divano e mi siedo accavallando le gambe in modo
plateale così che Andrea possa vedere che sono senza perizoma…. Non si
scompone. Tempo pochi minuti le luci del salone si abbassano e rimane accesa
solo quella che illumina il divano. A quel punto entra un ragazzo …..oddio è nudo, mulatto bello,
palestrato, culetto sodo da morire. Mi saluta “ciao sono Miguel” … “Anna” e ho il cuore in gola. Mi bacia lentamente e
mentre lo fa mi spoglia. Sono nuda in una frazione di secondo mentre sento le
sue mani coprirmi tutto il corpo e riempirmi tutti i buchi. Riapro gli occhi …
non siamo soli un secondo ragazzo mulatto anche lui mi sta massaggiando il
corpo. “Ciao sono Miguel” …. Se ho capito male il nome in questo momento non me
ne frega nulla. Uno davanti e uno dietro e io in mezzo come il ripieno di un
panino. Mi lascio andare mentre sento i loro cazzi crescere sulla mia pelle.
Quello dietro è più duro, non più grosso, mentre davanti ho una bella bestia in
mezzo alle gambe. Il primo dei Miguel mi tira su una gamba e invita il cazzo in
figa. Mi penetra con noncuranza, mentre le sue braccia mi sollevano. Lo abbraccio
e sento il cazzo del secondo Miguel massaggiarmi il buco del culo. Gel ……. Poi
mi abbraccia anche lui e sento scivolarmi il cazzo dentro al culo. Mi lascio
andare come non mai e l’orgasmo lo sento nei reni e in gola mentre ansimo di
sospiri. Riapro gli occhi mentre Meguel mi stende sul divano come se fossi un
oggetto prezioso. Un cazzo mi arriva in bocca è quello del scondo Miguel che
riconosco per il sapore del mio culo. Lo lecco bene e lui non contento me
loinfila lentamente in gola. Aspetta che sia io a prendree l’iniziativa e
comincio a pomaprlo, mentre l’altro mi sta scopando in figa. Non mi accorgo del
sig. G che intanto mi guarda da dietro il divano. Si proprio lui l’attore porno
americano con 30 e oltre cm di roba sopra alle palle. Si sta masturbando
salutandomi con un sorriso enorme e bellissimo. Mi alzo, invito uno dei due
Miguel a sederesi e comincio a cavalcarlo, mentre prendoin bocca il cazzo di G.
Con la mano sinistra pompo l’ultimo dei cazzi. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
tre cazzi neri tutti per la sottoscritta …. Una puttana di rango. Vedo Andrea
con la coda dell’occhio che mi sorride. Sono troia ma contenta. Mi trattano da
regina questi cazzoni. A volte sono loro a prendere l’iniziativa a volte io. Sborrano tutti quando mi stendo
sul divano a testa in giù e dicendogli di fottermi in bocca. Miguel 1 si avvicina, allarga le gambe, infila il
cazzo in bocca adattandosi alla posizione … alla terza pompata esce e mi sborra
sul viso. Miguel 2 si sistema sul mio volto come se salisse su una moto, piega
le ginocchia, si tiene alle mie caviglie che tira verso se e mi pompa fino in
gola. Il suo movimento è lento regolare, sento il suo respiro affannato, il
cazzo sa ancora di culo… chissaà quanto me lo avrà infilato. Mi sborra in gola.
G. si accomoda sul mio volto. Mi fa annusare il suo culo, ne vedo i peli, lecco
le palle. Mi infila la cappella in bocca e mi cinge la testa con le mani. Non è
lui che mi pompa in bocca, è lui che sposta la mia testa come se gli facessi un
bocchino. Solo che il suo movimento è lungo e la sua asta mi sembra perforare
il mio torace. Sento quel cazzone ancora profumante di figa entrarmi dentro e
smebrarmi il cervello. Godooooooooooooooo come
una cagna in calore proprio mentre G. mi riempie la gola di sperma. Finisce
di sborrarmi in volto mentre iio deglutisco losperma che non ho sputato prima
mentre mi ingroppava. Quando mi rigiro in sala sono tutti con il cazzo in mano
ormai unto di sperma. Andrea mi raggiunge mi bacia e mi porge un’asciugamano
mentre mi accompagna in bagno.
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