Andrea sta dormendo, sdraiato a pancia in giù. Il respiro è
regolare, profondo. Gli tolgo il lenzuolo da sopra la pelle e lo guardo come
lui chissà quante volte ha guradato me. Dormiamo sempre nudi anche d’inverno,
accoccolati uno vicino all’altra oppure separatissimi avvinghiati nelle coperte
per scaldarci. Ora che le giornate sono più calde siamo rimasti già solo con il
lenzuolo. Andrea è un bell’uomo, voce profonda, fisico asciutto, un pelo di
maniglia dell’amore, pelo in abbondanza. Mani forti come le spalle. Lo
accarezzo…….. mi piace il contatto con la sua pelle…. Mi avvicino a lui, apre
un occhio per poi richiuderlo subito. Il respiro riprende lento come prima. Lo
bacio sulle spalle mentre le mani lo accarezzano sui glutei. E’ sveglio ma
continua a bofonchiare gli piace. Con le mani delicatamente gli porto il cazzo
verso il dietro in modo che non rimanga sotto la pancia, ma è ancora floscio.
Miinfilo un dito in bocca per inumidirlo per bene e poi glielo passo due o tre
volte sopra il buco del sedere. Stringe le chiappe, per poi rilasciarle. Umetto
ancora il dito e questa volta glielo infilo dentro fino alla base. “Stronza” senza
nemmeno scomporsi o aprire gli occhi. Gli passo il dito sotto al naso lo umetto
ancora e ancora glielo infilo. Lo riasso sotto al suo naso lo umetto ancora e
zac ancora dentro. “Cosa mi hai messo troia?” e si questa volta non era il dito
ma un plug, piccolino rosa ma tanto tanto plug. Il cazzo è grosso,
violaceo girato sulle lenzuola al
contrario, ben visibile in mezzo alle sue cosce leggermente divaricate. Mi
prende con le mani mi sdraia e minfila il suo uccello in figa alla missionaria
senza togliersi il plug dal culo. Mi sta sbattendo lentamente mi scopa con
amore.
Esce e lascia la mia passera aperta in attesa di altro
calore. Si rimette a dormire con il plug dentro. Cazzo. Prendo il plug medio lo
riempio di gel e faccio un rapido cambio nel suo sedere. Il piccolo viene fuori
da solo, mentre il grande incontra una resistenza che non pensavo. “Sicura?” mi
chiede Andrea. “E tu?” gli rsipondo io. Lo sfintere si ilascia e quasi il plug
più grosso viene inghiottito dal buco. Questa volta lo ha sentito. Il suo cazzo
è duro e gonfio, non riecse più a rimanere dietro alle cosce deve erigersi. Mi spinge a sdrairmi sul letto e ricomincia a
scoparmi alla missionaria. Dopo alcuni minuti mi gira e me lo rimette in figa
da dietro. Questa volta sento il suo respiro che si affanna, sento l’orgasmo
montarmi dentro la testa. Veniamo all’unisono godiamo entrambi madidi di
sudore. Andrea si sdraia di fianco a me, mi abbraccia, e si riaddormenta con
ancora il plug nel culo che si toglierà solo la mattina seguente in doccia. Io
sento lo sperma colarmi dalla passera. Lo raccolgo con le dita…. Lo lecco e mi
addormento con il dito in bocca….. sgualdrina.
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