L’altro giorno stavo facendo un fantastico pompino ad
Andrea. Avevo le sue dita dentro al buco del culo e stavo per avere il mio
orgasmo. Sono stata interrotta perché Andrea si è spostato e mi ha fatta sedere
al contrario sul divano. Nel senso che avevo la schiena sui cuscini dello
schienale con le gambe piegate in cima. La schiena distesa sulla seduta e la
testa, come al solito, reclinata fuori dai cuscini. Adoro questa posizione ma
oggi non pensavo che Andrea ci avrebbe fatto ricorso. Stava godendo come un
porco sotto le mie linguate e ciucciate, per cui lo vedevo più impegnato a sborrare
che a lasciar libero sfogo alle sue porcate. E invece eccomi lì con il suo
cazzo in bocca mentre mi fotte allegramente infilandomi il cazzo fino a dove
vuole lui. In questa posizione è Andrea a decidere quanto scoparmi la bocca in
profondità, con quale angolazione, quanto trattenersi. E io non posso fare
nulla in quanto al testa è piegata e bocca e gola sono quasi sulla stessa
linea. Ho la sua cappella in gola. Un piccolo rigurgito che ricaccio indietro
appena Andrea mi libera la bocca. Con le mani mi sta farfugliando al figa e
masturbando il clitoride. Sto godendo cazzo sto godendo mentre lui sembra
divertirsi. Mentre godo sento sborrarmi in bocca. No non è sborra mi sta
pisciando in bocca e l’urina mi cola lungo i capelli gocciolando a terra. Mi riscopa
giù fino in gola e fuori mi ripiscia in bocca, questa volta solo un po’. Ora mi
sta scopando con forza in attesa dell’orgsmo. Eccolo sta godendo e mi sborra
sul volto colpendomi gli occhi e il naso. Aspetta qualche secondo prima di
pisciarmi ancora addosso e questa volta il getto è liberatorio mi piscia in
bocca in volto, sul seno. Sono fradicia. Mi bacia e mi accarezza.
Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.
mercoledì 29 agosto 2012
venerdì 17 agosto 2012
Lesbichissime fighissime
Capita che Andrea sia all’estero per lavoro e nonostante
tutte le belle parole che ogni volta ci scambiano nessuno dei due sa
perfettamente se ala fine ci diciamo tutto o solamnete quanto ci conviene.
…..”se mi metti le corna usa il profilattico e piuttosto che scoprire che scopi
a destra e manca preferisco saperlo da te” …… chissà se sia io che lui alla
fine ci diciamo la verità…. Io spero di sì anche se è come la storia di sl…..
“non faccio cam e voice”…. Sicura io… poi ho fatto voice e dopo un po’ è
arrivata anche la cam e che cam. Bollente. È vero mi faccio pagare salata ma è
lì il gusto. Così quando ieri sera ero con un gruppo di amici e amiche
all’elettrauto di Milano ho visto quelle due ragazze così intime mi è presa una
strana voglia. Mi sono alzata e sono andata a conoscerle con la scusa dell’abbigliamento
stile america anni 50 e dei tatuaggi evidenti sotto i vestiti. Dopo un’oretta
di chiacchere le stavo per salutare quando una delle due, Sandra, mi ha chiesto
se mi sarebbe andato camminare con loro per raggiungere casa. Insomma per farla
breve nella calura agostiana di Milano abbiamo fatto un bel trio di lesbiche e
chissà perché nel mezzo c’ero io. Ma quello che non mi hanno fatto………. Le mani,
lelingue, le dita mi sono arrivate dappertutto e ogni volta che pensavo di
venire … godere e lasciarmi andare ad un orgasmo… loro spostavano le loro
attenzioni su un altro piccolo lembo del mio corpo… dimenticandosi per un
attimo del mio desiderio di godere. Quando finalmente mi hanno concesso l’orgasmo
sono esplosa senza freni in un multiplo di goduria non riuscivo a fermarmi. E’
stato allora che Vanessa mi ha colto di sorpresa quando in figa anziché le dita
mi ha infilato un enorme e lungo cazzo di gomma trasparente. Ho inarcato la
schiena, tratenuto il respiro e cazzo come ho goduto. Mi spingeva sto coso
dentro e fuori come se non avessi mai preso un solo cazzo nella mia vita. Sembrava
che mi spanasse la figa per metri prima di fermarsi e uscire. E quando all’improvviso
me lo ha infilato nel culo lì non ci ho visto più. Oddio anche prima non è che
fossi una santarellina, però sapete il mio culetto ha una marcia in più. E a
quel punto ho capito perché quel cazzo trasparante fosse così lungo. Vanessa lo
ha preso in bocca e lo leccava come un cazzo vero spingendoselo in gola mentre
l’altra punta mi entrava nel culo. E lei giù fino a toccare con le labbra le
mie natiche con il dildo per tre quarti nel mio culo e per metà nella sua gola,
mentre Sandra mi baciava tette e bocca. Nel corso della sera sono usciti fuori
altri vibratori, plug, palline anali e quant’altro e vi posso assicurare che la
notte è passata in un attimo, dedicandoci solo a tette, bocca, culo e figa in
tutte le loro declinazioni. Sono tornata a casa mia a mezzogiorno…. Distrutta.
martedì 14 agosto 2012
Momo e la figa ghiacciata
Momo è un barman di Milano, un giocoliere dei liquori che si
diverte a manipolare, mischiare e creare. Quella sera sono rimasta con lui fin
dopo l’orario di chiusura del suo locale, aiutandolo a lavare gli ultimi
bicchieri, mettere a posto e chiacchierare del più e del meno. Mi sono fatta
preparare un Americano e sorseggiandolo il discorso è caduto sul sesso. Chissà
perchè con me tutti i discorsi primo o poi arrivano lì sul sesso. Certo Momo
non è da gettare via … anzi…. Per cui quando mi ha abbracciato toccandomi il
culo e il seno non mi sono tirata indietro e in un baleno ero nuda seduta su
uno degli sgabelli del bancone con Momo che mi leccava la passera. In certe
situazioni non riesco a tenere gli occhi aperti per cui stavo già veleggiando
con la mente, quando sento che Momo mi infila in figa qualcosa di freddo. Apro
gli occhi e vedo che la sua mano è piena di piccoli pezzi di ghiaccio
utilizzati per i suoi cocktail. Con le dita me li sta infilando nella figa fino
a riempirla. Non ne infila molti ma sicuramente quattro o cinque cubetti di
ghiaccio stanno sciaqquettando dentro di me. Quando Momo ci infila anche il
cazzo dalla passera mi cola un po’ di acqua mista a miele. Momo aspetta che il
ghiaccio faccia leffetto di un piccolo anestetizzante sulla sua verga e poi
comincia a scoparmi mentre il ghiaccio si sciogle e l’acqua ormai mi cola
copiosa fra le cosce. Non è una scopata normale mi sta fracassando la figa.
Ogni botta gli fa sbattere le palle contro la mia pelle e non solo sono colpi
potenti, forti e profondi, ma sono anche veloci. Momo è una turbina … pump,
pump, pump non smette un’attimo. Sto godendo come una vergine scopata in
figa ma l’orgasmo è ogni volta
interrotto dai suoi colpi che mi trapassano il cervello. Sto godendo e non
riesco a fermarmi mentre Momo innonda la figa di sperma che si mischia ai miei
umori all’acqua rimasta e che lui raccoglie in un bicchiere porgendomelo dopo
avrene bevuto un sorso.
sabato 4 agosto 2012
Sgualdrina
Andrea sta dormendo, sdraiato a pancia in giù. Il respiro è
regolare, profondo. Gli tolgo il lenzuolo da sopra la pelle e lo guardo come
lui chissà quante volte ha guradato me. Dormiamo sempre nudi anche d’inverno,
accoccolati uno vicino all’altra oppure separatissimi avvinghiati nelle coperte
per scaldarci. Ora che le giornate sono più calde siamo rimasti già solo con il
lenzuolo. Andrea è un bell’uomo, voce profonda, fisico asciutto, un pelo di
maniglia dell’amore, pelo in abbondanza. Mani forti come le spalle. Lo
accarezzo…….. mi piace il contatto con la sua pelle…. Mi avvicino a lui, apre
un occhio per poi richiuderlo subito. Il respiro riprende lento come prima. Lo
bacio sulle spalle mentre le mani lo accarezzano sui glutei. E’ sveglio ma
continua a bofonchiare gli piace. Con le mani delicatamente gli porto il cazzo
verso il dietro in modo che non rimanga sotto la pancia, ma è ancora floscio.
Miinfilo un dito in bocca per inumidirlo per bene e poi glielo passo due o tre
volte sopra il buco del sedere. Stringe le chiappe, per poi rilasciarle. Umetto
ancora il dito e questa volta glielo infilo dentro fino alla base. “Stronza” senza
nemmeno scomporsi o aprire gli occhi. Gli passo il dito sotto al naso lo umetto
ancora e ancora glielo infilo. Lo riasso sotto al suo naso lo umetto ancora e
zac ancora dentro. “Cosa mi hai messo troia?” e si questa volta non era il dito
ma un plug, piccolino rosa ma tanto tanto plug. Il cazzo è grosso,
violaceo girato sulle lenzuola al
contrario, ben visibile in mezzo alle sue cosce leggermente divaricate. Mi
prende con le mani mi sdraia e minfila il suo uccello in figa alla missionaria
senza togliersi il plug dal culo. Mi sta sbattendo lentamente mi scopa con
amore.
Esce e lascia la mia passera aperta in attesa di altro
calore. Si rimette a dormire con il plug dentro. Cazzo. Prendo il plug medio lo
riempio di gel e faccio un rapido cambio nel suo sedere. Il piccolo viene fuori
da solo, mentre il grande incontra una resistenza che non pensavo. “Sicura?” mi
chiede Andrea. “E tu?” gli rsipondo io. Lo sfintere si ilascia e quasi il plug
più grosso viene inghiottito dal buco. Questa volta lo ha sentito. Il suo cazzo
è duro e gonfio, non riecse più a rimanere dietro alle cosce deve erigersi. Mi spinge a sdrairmi sul letto e ricomincia a
scoparmi alla missionaria. Dopo alcuni minuti mi gira e me lo rimette in figa
da dietro. Questa volta sento il suo respiro che si affanna, sento l’orgasmo
montarmi dentro la testa. Veniamo all’unisono godiamo entrambi madidi di
sudore. Andrea si sdraia di fianco a me, mi abbraccia, e si riaddormenta con
ancora il plug nel culo che si toglierà solo la mattina seguente in doccia. Io
sento lo sperma colarmi dalla passera. Lo raccolgo con le dita…. Lo lecco e mi
addormento con il dito in bocca….. sgualdrina.
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