Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

domenica 22 aprile 2012

In piscina......






Tre anni fa per una settimana mi fermai ad Abano Terme per lavoro, in uno splendido hotel con piscina termale coperta. La sera tornavo sempre molto tardi così mi feci autorizzare per l’entrata in piscina anche se sarebbe stata chiusa per tutti gli altri ospiti dell’hotel. Visto che ero sola, mi facevo delle lunghe nuotate nuda o al massimo con il perizoma. Prima di uscire dall’acqua mi trattenevo per lunghi minuti davanti al getto di acqua del ricircolo che puntato sulla passera mi massaggiava il clitoride fino a farmi godere. Così la terza sera, impegnata in questa pratica auto erotica, non mi accorsi dell’uomo che aveva cominciato a nuotare dalla parte opposta della vasca. Quando l’ho visto ero già venuta e sinceramente non so se lui mi avesse vista mentre godevo. Mi feci  una vasca e mi diressi verso la scaletta per uscire. Lui stava arrivando dalla parte opposta e mi lasciò il passo. Mi rivolse un saluto e con un po’ di fiatone mi fece presente che l’acqua era troppo calda per una bella nuotata. Notai che anche lui era nudo ma non era in tiro. Scambiammo quattro chiacchere e fui io a scherzare sul fatto che più di così non avremmo potuto svestirci. Fu lui invece a prendere l’iniziativa e a baciarmi sulle labbra. Gli posai una mano sul petto quasi a respingerlo, ma fu un attimo. Lo abbraccia, accavallai le gambe intorno ai suoi fianchi e lo baciai. Solo allora cominciai a sentire il cazzo che cominciava a gonfiarsi sotto i miei glutei. Lo cercai con le mani e lo diressi verso la passera. Lui mi abbassò lentamente finchè lo sentì penetrarmi. Appoggiai il volto sulla sua spalla e trattenendo il respiro cercavo di rimandare l’orgasmo che invece era già pronto per scoppiare. Lasciai l’abbraccio e mi poggiai al bordo piscina allargando le braccia. Lo vidi che allargava le gambe per avere più appoggio e cominciò a penetrarmi lentamente senza fretta. Venni subito così come prima avevo goduto davanti al getto di acqua. Mi girai e lui mi penetrò anche da dietro, mi facevo coccolare e cullare dalle sue mani e dalle piccole onde del movimento dell’acqua. Mi sborrò in passera e rimase così finche il cazzo non si ridusse ad uscire da solo liberandomi la figa. Mi girai, lo bacia e me ne tornai in camera. La sera dopo, sperai che arrivasse , ma ormai a mezzanotte avevo spento l’ultima speranza e rimesso l’accappatoio stavo per chiudere la porta quando lui mi disse ..”scusa ho fatto tardi” …… l’abbiamo rifatto ancora e ancora e la sera dopo in camera sua per tutta notte. Siamo rimasti buoni amici…………

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