Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

mercoledì 25 aprile 2012

Ancora in villa













Quando Cent, mi ha chiesto di andare con lui in villa, ne ho prima parlato con Andrea. Desideravo che anche lui fosse con noi. Andrea non si è fatto pregare e anzi mi ha detto che sarebbe stata una bella occasione per far morire di invidia quei poveri bacucchi che frequentano quei posti. “Si è vero gli dico io”, ma cazzo mai mi sarei aspettata che lui avesse già in mente un suo piano diabolico……. Sto stronzo. E si perché una volta scesi dall’auto, Andrea mi bacia in bocca e comincia a ravanare sotto la microgonna al mio percing del clitoride. Così mi ritrovo attaccate due sottili catenelle che fuoriescono da sotto il vestito. Una catenella la tiene lui nella mano, l’altra la passa a Cent che ridacchia……. Diciamo pure che ride allegramente. Per quante non lo sappiano avere due catenelle al clitoride non è che sia imbarazzante, ma costringe a camminare leggermente arcate in avanti all’altezza del ventre, per paura che le catenelle tirino e facciano male. Metteteci pure un tacco 12 e il gioco è fatto. Appena entrati in villa, Andrea mi toglie il tubino nero e rimango solo con i sandali tacco 12 e tirata dal clitoride, dai mie accompagnatori, facciamo l’ingresso nel salone dove una quarantina di persone stanno consumando piccoli antipasti e vino. Andrea e Cent mi fanno stendere su un tavolo e fatte passare le catenelle sul mio corpo, lasciandole penzolare da dietro le spalle, apparecchiano il mio corpo con frutta irrorata di rum e cominciano a leccarmi. E’ un attimo, è come se mille lingue avessero cominciato ad esplorare ogni centimetro del mio corpo. Sento lingue sui capezzoli mentre mi tirano i piercing. Sento lingue sul ventre, sui fiachi, dentro alla figa, sulle gambe. Godo già la prima volta. Il mio corpo è ripulito sento tirare il clitoride e Andrea mi aiuta a sedermi. Mi dice di seguirli. Sono attorniata da uomini ancora vestiti, non so quanti, non li conto, ma la mia eccitazione è a pelle e loro lo sanno, ne sentono l’odore di figa bagnata. Andrea e Cent, mi incitano a seguirli tirando insieme le catenelle che ancora ho attaccatte al clitoride. Li seguo in un’altra stanza completamente nera e ricoperta di specchi alle pareti e  sul soffitto. Al centro un tavolo ricoperto da un lenzuolo nero illuminato da alcuni fari. L’unica parte della stanza illuminata. Andrea a Cent mi attaccano il capo delle catenelle nelle loro mani ai piercing dei capezzoli e mi fanno sdraiare sul tavolo che scopro morbido e vellutato. Mi baciano e li vedo scomparire nell’ombra mentre il primo uomo ancora vestito si avvicina al baldacchino dove sono sdraiata. E’ ancora vestito con la pancia prominente anche dal completo elegantissimo che indossa. Fissa solo il mio corpo incantato dalla rudezza e dallo scintillio delle catenelle.Le sue mani mi accarezzano tutto il corpo. Un altro uomo vedo entrare nel fascio di luce si avvicina, è senza pantaloni mentre conserva ancora giacca e cravatta. È il primo a penetrarmi in figa. Il cazzo è piccolo e probabilmente ha già sborrato ancora prima di penetrarmi. Dal buoi intorno sento arrivare dei mugoli, probabilmente coppie che stanno scopando al buoi ammirando lo spettacolo sul baldacchino. Reclino la tetsa all’indietro e con la coda dell’occhio vedo venire verso di me alcuni uomini che si stanno masturbando di brutto. Sono grassi e i cazzi sembrano piccoli sotto le pance abbondanti. Le mani sono forti e il primo che mi scopa in figa non riesce a trovare il buco. Ora lo sento, è un cazzo normale ma forse per le dimensioni o per l’inclinazione va dritto contro il mio punto G. sto godendo come una pazza. L’orgasmo fa tremare il mio corpo mentre l’uomo contento mi gode dentro. A quel punto è come se avessero dato la carica. Sento il mio corpo pieno di mani, lingue, cazzi cerco di chiudere gli occhi per sognare, ma il cazzo che mi sta entrando in figa me li fa aprire sbalordita. Non è fra i più lunghi che abbia preso ma è sicuramente il più grosso e tozzo. Mi sta quasi sverginando la figa. Apro e spalanco gli occhi sulla decina di uomini intorno a me. Nudi, mezzi vestiti, ancora con pantaloni, ma tutti con il cazzo in mano a masturbarsi in attesa di venirmi dentro. Mentre sto grosso cazzo mi tritura la passera, un altro mi si avvicina alla bocca. Non mi faccio pregare e zac, scompare dentro fino in gola. Lo schizzo non me lo aspettavo, mi ha sorpreso senza poterlo evitare, un po’ in bocca, un po’ sulla guancia. Mentre sto cazzo in figa me la sta allargando come un pozzo. Mi tira su le gambe passandosele intorno alle spalle e lo sento penetrarmi con ancora più forza.  Un altro mi si avvicina alla bocca. Puzza di piscio e gli dico di lavarselo. Al suo posto finalmente un ragazzo. Avrà la mia età ed è messo discretamente bene. Gli faccio un gola profonda mentre finalmente sento la figa vomitare lo sperma di questo tozzo cazzo. Mentre spompino il ragazzo con la coda dell’occhio noto il signore brizzolato leggermente sudato che si avvicina alla mia figa. Mi alza le gambe, ma anziché infilarmelo in figa punta il culo. La cappella si fa strada fra le mie carni con il buco già impomatato di sperma e umori dei mie orgasmi. Il cazzo è piccolo e non fatica ad entrare. Il ragazzo che sto spampinando in bocca fissa solo le mie labbra. Trattine il respiro quando dal suo cazzo sgorga lo sperma. Uno schizzo violento, forte, amaro …. Tutto sulle labbra. Il grugnito dell’uomo brizzolato mi fa intendere che anche per uesta sera anche il buco del culo non è più vergine. Quando esce e sento lo sperma colare lungo le cosce. Qualcuno mi tira per le catenelle. È Cent che si vuole sdraiare sul baldacchino. Lo faccio accomodare e sto per cavalcarlo quando lui mi dice… “mettitelo nel culo” ubbidisco dandogli le spalle. Davanti c’è Andrea che mi prende la figa impalandomi con il suo cazzo che conosco a memoria. Mi sdraio su Cent, piego la testa e già un’altra cappella forza le mie labbra. Mentre qualcuno mi mette in mano altri cazzi da smanettare. Cinque e dico cinque cazzi insieme. Che troia.
Mi stanno sborrando in bocca e sul corpo. Ho le tette, la pancia fradice di sperma, mentre non riesco ad inghiottirne più e dalla passera e dal culo escono gocce preziose che imperlano le cosce. E’ un’onda unica di piacere, grosso, potente che non mi abbandona per minuti e minuti. Ora vorrei una sola cosa. Andrea e Cent sembrano saperlo e dopo avermi fatta inginocchiare mi pisciano addosso fra lo stupore dei presenti che non vedo. Andrea prende in mano le catenelle e insieme andiamo a farci una doccia. “ Cazzo quanta sborra” … dico …. “almeno una dozzina ne hai presi amore e non so per quante volte” mi risponde Andrea. Usciamo baciandoci mentre Cent rimane ancora in villa.

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