Quando Cent, mi ha chiesto di andare con lui in villa, ne ho
prima parlato con Andrea. Desideravo che anche lui fosse con noi. Andrea non si
è fatto pregare e anzi mi ha detto che sarebbe stata una bella occasione per
far morire di invidia quei poveri bacucchi che frequentano quei posti. “Si è
vero gli dico io”, ma cazzo mai mi sarei aspettata che lui avesse già in mente
un suo piano diabolico……. Sto stronzo. E si perché una volta scesi dall’auto,
Andrea mi bacia in bocca e comincia a ravanare sotto la microgonna al mio
percing del clitoride. Così mi ritrovo attaccate due sottili catenelle che
fuoriescono da sotto il vestito. Una catenella la tiene lui nella mano, l’altra
la passa a Cent che ridacchia……. Diciamo pure che ride allegramente. Per quante
non lo sappiano avere due catenelle al clitoride non è che sia imbarazzante, ma
costringe a camminare leggermente arcate in avanti all’altezza del ventre, per
paura che le catenelle tirino e facciano male. Metteteci pure un tacco 12 e il
gioco è fatto. Appena entrati in villa, Andrea mi toglie il tubino nero e
rimango solo con i sandali tacco 12 e tirata dal clitoride, dai mie
accompagnatori, facciamo l’ingresso nel salone dove una quarantina di persone
stanno consumando piccoli antipasti e vino. Andrea e Cent mi fanno stendere su
un tavolo e fatte passare le catenelle sul mio corpo, lasciandole penzolare da
dietro le spalle, apparecchiano il mio corpo con frutta irrorata di rum e
cominciano a leccarmi. E’ un attimo, è come se mille lingue avessero cominciato
ad esplorare ogni centimetro del mio corpo. Sento lingue sui capezzoli mentre
mi tirano i piercing. Sento lingue sul ventre, sui fiachi, dentro alla figa,
sulle gambe. Godo già la prima volta. Il mio corpo è ripulito sento tirare il
clitoride e Andrea mi aiuta a sedermi. Mi dice di seguirli. Sono attorniata da
uomini ancora vestiti, non so quanti, non li conto, ma la mia eccitazione è a
pelle e loro lo sanno, ne sentono l’odore di figa bagnata. Andrea e Cent, mi
incitano a seguirli tirando insieme le catenelle che ancora ho attaccatte al
clitoride. Li seguo in un’altra stanza completamente nera e ricoperta di
specchi alle pareti e sul soffitto. Al
centro un tavolo ricoperto da un lenzuolo nero illuminato da alcuni fari.
L’unica parte della stanza illuminata. Andrea a Cent mi attaccano il capo delle
catenelle nelle loro mani ai piercing dei capezzoli e mi fanno sdraiare sul
tavolo che scopro morbido e vellutato. Mi baciano e li vedo scomparire
nell’ombra mentre il primo uomo ancora vestito si avvicina al baldacchino dove
sono sdraiata. E’ ancora vestito con la pancia prominente anche dal completo
elegantissimo che indossa. Fissa solo il mio corpo incantato dalla rudezza e
dallo scintillio delle catenelle.Le sue mani mi accarezzano tutto il corpo. Un
altro uomo vedo entrare nel fascio di luce si avvicina, è senza pantaloni
mentre conserva ancora giacca e cravatta. È il primo a penetrarmi in figa. Il
cazzo è piccolo e probabilmente ha già sborrato ancora prima di penetrarmi. Dal
buoi intorno sento arrivare dei mugoli, probabilmente coppie che stanno
scopando al buoi ammirando lo spettacolo sul baldacchino. Reclino la tetsa
all’indietro e con la coda dell’occhio vedo venire verso di me alcuni uomini
che si stanno masturbando di brutto. Sono grassi e i cazzi sembrano piccoli
sotto le pance abbondanti. Le mani sono forti e il primo che mi scopa in figa
non riesce a trovare il buco. Ora lo sento, è un cazzo normale ma forse per le
dimensioni o per l’inclinazione va dritto contro il mio punto G. sto godendo
come una pazza. L’orgasmo fa tremare il mio corpo mentre l’uomo contento mi
gode dentro. A quel punto è come se avessero dato la carica. Sento il mio corpo
pieno di mani, lingue, cazzi cerco di chiudere gli occhi per sognare, ma il
cazzo che mi sta entrando in figa me li fa aprire sbalordita. Non è fra i più
lunghi che abbia preso ma è sicuramente il più grosso e tozzo. Mi sta quasi
sverginando la figa. Apro e spalanco gli occhi sulla decina di uomini intorno a
me. Nudi, mezzi vestiti, ancora con pantaloni, ma tutti con il cazzo in mano a
masturbarsi in attesa di venirmi dentro. Mentre sto grosso cazzo mi tritura la
passera, un altro mi si avvicina alla bocca. Non mi faccio pregare e zac,
scompare dentro fino in gola. Lo schizzo non me lo aspettavo, mi ha sorpreso
senza poterlo evitare, un po’ in bocca, un po’ sulla guancia. Mentre sto cazzo
in figa me la sta allargando come un pozzo. Mi tira su le gambe passandosele
intorno alle spalle e lo sento penetrarmi con ancora più forza. Un altro mi si avvicina alla bocca. Puzza di
piscio e gli dico di lavarselo. Al suo posto finalmente un ragazzo. Avrà la mia
età ed è messo discretamente bene. Gli faccio un gola profonda mentre
finalmente sento la figa vomitare lo sperma di questo tozzo cazzo. Mentre
spompino il ragazzo con la coda dell’occhio noto il signore brizzolato
leggermente sudato che si avvicina alla mia figa. Mi alza le gambe, ma anziché
infilarmelo in figa punta il culo. La cappella si fa strada fra le mie carni
con il buco già impomatato di sperma e umori dei mie orgasmi. Il cazzo è
piccolo e non fatica ad entrare. Il ragazzo che sto spampinando in bocca fissa
solo le mie labbra. Trattine il respiro quando dal suo cazzo sgorga lo sperma.
Uno schizzo violento, forte, amaro …. Tutto sulle labbra. Il grugnito dell’uomo
brizzolato mi fa intendere che anche per uesta sera anche il buco del culo non
è più vergine. Quando esce e sento lo sperma colare lungo le cosce. Qualcuno mi
tira per le catenelle. È Cent che si vuole sdraiare sul baldacchino. Lo faccio
accomodare e sto per cavalcarlo quando lui mi dice… “mettitelo nel culo”
ubbidisco dandogli le spalle. Davanti c’è Andrea che mi prende la figa
impalandomi con il suo cazzo che conosco a memoria. Mi sdraio su Cent, piego la
testa e già un’altra cappella forza le mie labbra. Mentre qualcuno mi mette in
mano altri cazzi da smanettare. Cinque e dico cinque cazzi insieme. Che troia.
Mi stanno sborrando in bocca e sul corpo. Ho le tette, la
pancia fradice di sperma, mentre non riesco ad inghiottirne più e dalla passera
e dal culo escono gocce preziose che imperlano le cosce. E’ un’onda unica di
piacere, grosso, potente che non mi abbandona per minuti e minuti. Ora vorrei
una sola cosa. Andrea e Cent sembrano saperlo e dopo avermi fatta inginocchiare
mi pisciano addosso fra lo stupore dei presenti che non vedo. Andrea prende in
mano le catenelle e insieme andiamo a farci una doccia. “ Cazzo quanta sborra”
… dico …. “almeno una dozzina ne hai presi amore e non so per quante volte” mi
risponde Andrea. Usciamo baciandoci mentre Cent rimane ancora in villa.