Può capitare un piccolo momento di debolezza, una curiosità che nasce dalle viscere e alla quale non si può dire di no,,,,, un momento di indecisione e di curiosità per cui ci stupisce e ci percuote la solita domanda…… Perché no? Sto forse cercando una giustificazione? … si ….. e non solo una. Non più tardi di due settimane fa ero a Roma per lavoro e nel mio girovagare per appuntamenti ho accettato l’invito a cena di una combriccola simpaticissima. Alla fine saremo stati una decina di persone a parlare del più e del meno, ma non posso nascondere il fatto che i riferimenti sessuali fossero all’ordine del giorno e particolarmente evidenti. Dopo il ristorante tutti a casa di Gianni e anche lì via di battute. Ma una mi ha lasciato esterefatta, quando lo stesso Gianni ha accennato al fatto che per lui era complicato avere rapporti sessuali in quanto le ragazze difficilmente, dopo aver visto il suo arnese accettavano di scopare. “ma dai” gli dico “ e si mi risponde lui “ .. non appena vedono il mio arnese di oltre 30 centimetri” …. Cazzo .. ma dai non ci credo…… “vieni di là che te lo mostro….. “facciamo la prossima volta” gli rispondo. In realtà, da quella gran mignotta che sono, sono riuscita a rimanere da lui con la scusa che mi avrebbe riaccompagnato in hotel e così una volta soli, non appena l’ultima ragazza ha richiuso la porta di casa, lui si gira, si tira giù i pantaloni e mi mostra il suo cazzo ancora moscio. “Gianni smettila” ma giuro che è enorme, i suoi pensieri staranno già volando perché quella bestia diventa sempre più dura, ma anche a erezione completa è talmente lungo che non riesce a stare orizzontale, è sempre un pochino piegato all’ingiù svirgolando a sinistra. Vorrei fare la preziosa, ma non riesco a togliere lo sguardo da quella bestia. Gianni fa finta di niente, non riesce a rimetterlo nei pantaloni, troppo grosso e duro. Mi avvicino e lo bacio, le sue mani mi spogliano velocemente e in un attimo siamo nudi sul divano. Mi metto sopra di lui a 69. La mia figa è sopra la sua bocca e lo sento già all’opera mentre mi cola come una fontana. Io guardo il suo cazzo che ora e dritto, verticale dal suo ventre che sembra un palo della luce. Mi chino verso sto palo e poggiando le labbra sulla cappella rimango a 45 gradi …… altrochè un 69……… ahahah. A parte la lunghezza spropositata le dimensioni sono proporzionate per cui è anche abbastanza robusto come cazzo e vederlo in erezione mette soggezione anche se eccita la fantasia. Lo lecco. Il sapore è buono sa di pulito come se se lo fosse appena lavato. Mi siedo sul suo ventre dandogli le spalle per verificare fin dove sto cazzo mi squarcerebbe la passera e vi posso assicurare che così mi arrivava poco sotto all’ombelico. Mi giro, lo guado negli occhi e lui mi risponde con un sorriso, con la mano destra gli afferro il cazzo e comincio a dirigerlo verso la passera. Lui da dietro mi vede armeggiare e mi tasta il culo sofferandosi sul buco del culo. Ora la cappella mi sta aprendo la figa. Sono quasi su una torre. Comincio a piegare le gambe impalandomi da sola come una strega medievale. Il cazzo mi sale su e lo sento tutto mentre mi penetra. A metà circa però mi devo fermare …… tocca. Ancora un pochino più giù … ma non ci riesco. Allora comincio a pomparlo facendo leva sulle ginocchia. Man mano riesco a prenderne sempre di più ma mai tutto. Sono troppo preoccupata a non farmi male anche se quel cazzo mi piace. Mi sollevo fino a sentire la cappella che mi sbatacchia il mio punto g e lì comincio a mugolare come una gatta in calore. Finalmente l’orgasmo … sto venendo e piegandomi sulle sue cosce spingo la figa verso il giù divorando il cazzo fino alle palle. Mmmmmmmmmmmm che goduria lo sentivo dentro che si muoveva come un serpente, che si faceva spazio nelle mie viscere, divorandomi dal piacere. Lo spompo due o tre volte alla fine mi risollevo e mi metto alla pecorina. “credo che sia tutta la sera che pensi solo a questo” gli dico sbattendogli in faccia il culo. Lui si mette in ginocchio, da sotto il cuscino del divano tira fuori una bottiglia di gel e comincia a massaggiarmi il culo finchè poggia la cappella sul buco. Oddio eccolo. Entra, entra, entra senza difficoltà …… che culo da puttana che ho. “tutto” gli dico e tutto lui me lo infila. Questa volta si che sono impalata, mi potrebbe uscire dalla bocca ad ogni botta che mi spinge in avanti. Non è una furia di scopata, ha paura di farmi male …. Ma quando mi gode dentro lo sento tutto. Tutto. E godo nel sapere che quel cazzo è stato mio.
Nessun commento:
Posta un commento