Oltre a fare cam a pagamento, come molti di voi sanno, se
uno paga bene mi concedo come una vera puttana. Senza limiti ….. basta pagare.
Così ho alcuni amici che a volte mi chiamano ….. o chiavano .. come il mio
carissimo amico inglese. Sono arrivata al suo hotel, la camera come al solito
dà sulla strada e mi apre la porta proprio mentre sto arrivando. Lui è in
camicia bianca e pantalone nero … a piedi nudi. Mi bacia e mi indica il bagno.
Ho una piccola esitazione anche perché non conosco a quale gioco si dedicherà.
Anche con lui esiste la parola che interrompe ogni gioco. Adagiata sul cesso
una tuta latex…… cazzo sono già bagnata. E’ bellissima, la infilo con calma, assaporandone
il profumo, il tatto e mentre la chiudo, la carne si stringe intorno alle ossa
come un preservativo intorno al cazzo. Una seconda pelle. Una striscia
sottilissima come un filo di perizoma mi sale dalle natiche dividendomi il buco
del culo e la figa a metà. Le grandi labbra si richiudono intorno mentre sale
schiacciandomi il clitoride. Sopra l’ombelico si apre per formare un reggiseno
con le coppe bucate da dove escono i seni stretti e proiettati in avanti. I
capezzoli diventano subito turgidi e la carne intorno ai piercing si infiamma..
Sopra, la tuta si chiude con un collare e con una catena, mentre dietro, la
schiena è completamente nuda attraversata solo dalla striscia di latex che
parte dal culo e arriva al collare con due piccole striscie che tengono tirato
il reggi tette. Ci sono dei sandali trasparenti saranno venti centimetri. Ne
approfitto mentre li allaccio per una pisciata. Sposto il latex …. Fa male.
Sono pronta. Esco. La luce blu della camera mi sorprende. Lui si avvicina e mi
bacia ancora. Mi sussurra all’orecchio che non dovevo pisciare con la tuta
addosso e mi tira la catena facendomi piegare il collo. Vi tralascio i
preliminari perché lui li adora e ci passa tanto tempo, durante il quale io non
faccio grandi cose, più che altro sono già venuta un paio di volte. Mi siede
sul pavimento facendomi assumere la posizione di nadu. Si toglie i pantaloni e
mi fa succhiare il cazzo mentre si sbottona lentamente la camicia. Ho la bocca
piena e lui spinge deciso in gola il cazzo duro come marmo. Nudo mi prende la
testa e la preme contro di se. Il cazzo mi perfora la gola. Lascia che possa
allontanarmi per prendere fiato e così facendo mi spinge indietro fino a
sdraiarmi, quasi non mi toglie il cazzo dalla bocca. Una volta stesa mi scopa
in bocca sedendosi sul mio seno. E’ lui
a gestire il ritmo ma da quella posizione la cappella non va oltre la mia
bocca. Sembra intuire il mio pensiero e comincia a chinarsi in avanti. Non può
più vedere il cazzo entrarmi in bocca e sprofondare in gola ma lo intuisce. Ora
mi soffoca fino a far toccare le palle alle mie labbra. Rigurgito un po’ di
saliva. Mi gira e ancora sdraiata mi infila due dita nel culo. Facendomi
sobbalzare. A quel punto mi dice di seguirlo in bagno e lì, lega la catena che
mi pende dal collo al porta asciugamani del bidet, di fianco al cesso. Mi fa
sedere per terra con la schiena poggiata al water e le gambe divaricate. Mi
infila il cazzo in bocca e spinge giù tenendomi la testa. Poi si fa leccare il
buco del culo. Il sapore di merda non è intenso deglutisco ad ogni linguata la
saliva che mi cola copiosa. Mi rimette il cazzo in bocca e questa volta
spingendo non mi trattiene la testa che lentamente reclina verso il dentro del
cesso. Lo schizzo è improvviso e il suo cazzo non smette di riempirmi. Sono
esausta e distrutta ma il suo cazzo ancora no, lo sento smollarsi un po’ dentro
alla mia bocca mentre deglutisco lo sperma che mi impasta la lingua. Gli prendo
il cazzo con le mani per leccarlo e lui mi riempie di piscio. Trattengo il
respiro, non lo inghiotto e lo sento scorrere lungo le guance, il collo, i
capelli. Lo immagino che stia colando per terra dove il mio culo è ormai a
mollo. Lui si piega verso la parete poggiandoci le mani e continua a pisciare
come se ne avesse a litri. Ora ha finito e riprende a scoparmi in bocca come se
niente fosse. Mi dice di non tenerlo con le mani e lascio che le braccia
ricadano per terra. Le mani sono in un lago di piscio. Il cazzo sta tornando
duro come marmo e la cappella mi sfonda ancora la gola. Lui si alza, mi guarda
e baciandomi mi fa sdraiare dipancia nel suo piscio a gambe larghe, mi libera
dalla striscia di latex il culo e mi impala letteralmente senza neanche aprirsi
un piccolo varco. Vorrei urlare ma mi trattengo perché subito una vampata di
caldo mi anticipa l’orgasmo, proprio mentre il suo cazzo mi arriva nello
stomaco. Non so quanto mi abbia scopata in quella posizione e quante volte mi
sia venuto dentro al culo, ma alla fine il buco mi faceva male e ho colato
sperma per diverso tempo. Lui era entusiasta….. io meno ma almeno mi ha anche
regalato i sandali…… splendidi e gnoccolosi ahahah.
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