E così ieri sera sono tornata in villa.
Ricordate la casa di scambio e di orge dove le uniche parole
consentite sono quelle legate a porcate mostruose sessuali. Questa volta ho
scelto io l’abbigliamento e la figa è già bagnata quando a casa Andrea mi vede
vestirmi. Sandalo rosso lacca tacco 15 con zeppa, collare nero borchiato con
anello, costume a cinghie nero che partendo dal collare mi gira intorno al seno
scende fino all’ombelico, mentre sulla schiena una unica cinghia parte dal
collare e arriva fio all’inizio del culo per ricollegarsi al pezzo davanti
passando dai fianchi. Poi una cinghia parte da lì per attraversarmi le natiche,
penetrarmi nella figa dividendo le grandi labbra, per ricongiungersi alla
cinghia poco sotto all’ombelico. Già lì Andrea mi cinge per i fianchi e mi
regala una sveltina penetrandomi in figa da dietro. Sento il cazzo caldo duro
entrarmi dentro risucchiare i miei umori e riempirmi dei suoi. Ancora mi cola
lo sperma dalla figa quando chiudo l’ultimo pezzo di cinghia del costume. Quando
mi scoperanno, una fibbia consentirà di staccare la cinghia che mi passa dentro
al culo. Per uscire indosso sopra una camicia bianca di Andrea che mi arriva poco
sotto ai glutei. Arriviamo in villa. Scendo, mi tolgo la camicia e rimango con
il costume di cinghie. Andrea mi mette la catena al collo e al chiarore delle
lanterne mi avvio lungo il viale facendo scricchiolare la ghiaia sotto i
sandali. I miei piercing riluccicano al chiarore delle fiamme. Quando entrimo
gli occhi di tutti si poggiano su di me. Amo questi momenti, sentire il
desiderio, la bramosia che cresce dentro al cervello degli uomini che bramano
scoparmi. Non si usano mascherine qui dentro, per cui riconosci i volti, gli
sguardi e ricordi i cazzi o le fighe che vi sono congiunti. Un cameriere in
perizoma e muscoli ci serve un bicchiere di spumante, mentre sento una prima
mano che mi accarezza il sedere. Andrea tende la catena e mi avvicina al
cameriere che nel frattempo aveva cominciato ad ecciatarsi. Il perizoma infatti
non conteneva più la sua erezione e si vedeva la cappella uscire dall’alto del
pezzo di stoffa. Vado oltre facendo finta di niente ma questo ha prorio un gran
bel pezzo di carne. Gl altri uomini sono ancora tutti vestiti e si guardano in
giro un pochino persi. Mi giro, mi piego in avanti sul cazzo del cameriere e
glielo prendo in bocca. Sentole prime mani che provano a infilarsi dentro alla
cinghia che mi attraversa le natiche. Non riescono ad aprire la fibia……..
poveri, finalmente qualcuno ci riesce e sento la cappella sprofondarmi in figa
come se si liberasse da un peso. Intanto il cameriere si rilassa con la
cappella dentro alla mia bocca. Con la coda dell’occhio vedo il panzone di
quello che mi sta stantuffando. Si è calato le braghe e ci dà come un ragazzino
e infatti mi gode dentro fino all’ultima goccia di sperma. Il mio cameriere sta
cominciando a sudare qando un secondo cazzo si infila dentro di me. Sento le
mani sudate intorno ai fianchi mentre ingoio il cazzo del cameriere fino in
gola. Lo schizzo di sperma è violento lo sento caldo in gola ma non sborra più
di tanto come se avesse già dato. Sto per rialzarmi ma ricordo il cazzo che mi
sta scopando in figa. Già non era ninete di speciale e fortunatamente mi sborra
sulla schiena in quattro e quattrotto. Andrea mi tira per la catena verso una
stanza dove stanno confluendo gli uomini. Al centro della stanza una pedana
circolare con al centro uno sgabello tipo qualli da pianoforte ma un pochino
più alto. Intorno disposte in senso circolare rispetto alla pedana, varie
poltroncine dalle quali ammirare lo spettacolo.Andrea mi accompagna sulla
pedana e mi fa stendere sullo sgabello a pancia in giù e lo scopro
sorprendentemente comodo. Mi sostiene il busto ma mi lascia libera di muovere
il capo e le braccia e, come scoprirò presto di essere scopata alla pecorina in
tutti i buchi che uno volesse desiderare. Andrea mi toglie la catena, scende
dalla pedana e si siede. La pedana comincia a girare lentamente in maniera quasi impercettibile. Nel buio della
sala sono la sola cosa illuminata da sopra e da sotto la pedana che ha un
pavimento in vetro. Entrano nel fascio luminoso 3 ragazzi, erano i camerieri
fra cui quello a cui avevo fatto il pompino. Ad eccezione di quello gli altri
sono normali un po’ troppo pelosi per i miei gusti e dai cazzi senza infamia.
Quello che avevo spompinato mi prende in figa, gli altri de si sistemano
davanti a me e cominciano a masturbarsi e a farselo prendere in bocca. Non ci
provo molto gusto ma a loro probabilmente piace così per cui in un adecina di
minuti mi sborrano sul volto. Si allontanano e il loro posto viene preso da un
signore dalla muscolatura flaccida ma il cui cazzo è dritto e duo come un fuso.
Mi prende la testa fra le mani e lentamente me lo infila fino in gola. E ripete
questo movimento ancora per poche volte e ne sento lo schizzo di sperma sulla
guancia. Il cazzo in figa intanto mi sta sbattendo per bene con bei colpi
assestati e forti e quando lo sento mugolare dopo poco ne sento la sborra
colare lungo le coscie. Non vedo Andrea e intorno ho solo il buio, ma so che è
lì. Probabilmente questa sera non c’è salciccia molto fresca. Il posto di
questi due viene preso da altri 4 signori in carne e dai cazzi rammolliti. …. E
ancora non ho goduto……. Dietro mi stanno trafficando ancora con la figa e
probabilmente mi stanno scopando a turno perché sento la differenza di cazzo e
di prresa sui fianchi. Mentre davanti mi do da fare con questi due cazzini
tenuti insieme probabilmente da qualche pastiglia di viagra. Bocca, mano, bocca, mano, sborra. Uno
mi riempie la bocca. Ha sborrato talmente tanto che non riesco ad inghiottire
tutto e una parte mi cola copiosa dalla bocca. Salivo anche un po’ e la faccio
colare lungo le labbra per il gusto dei presenti. L’altro si masturba e
poggiandomi il cazzo sulla guancia mi sborra due gocce sopra. Mi fanno leccare
le ultime gocce di sborra sulla punta dei loro cazzi e si dileguano nel buoi
della sala dalla quale finalmente vedo sul bordo della pedana uno tosto, grosso
di muscoli. Carne giovane e cazzo da goleador. Me lo butta in bocca come se
dovesse pescare una trota e mi trovo a soffocare dalle generose dimensioni.
Quelli dietro a vedermi così ingrifata finalmente si tolgono dalle palle dopo
qualche goccia di sborra che mi fanno sulla schiena. Ecco Andrea. Non ho visto
il volto ma lo riconosco per il tatoo sul fianco destro e per il cazzo con un
neo sulla verga e dal fatto che è leggermente svirgolato a destra. Con una mano
raccoglie lo sperma che ho sulla schiene me lo passa sul buco del culo e ci
infila dentro il suo cazzone. Cazzo in culo, cazzo in gola, godo. Finalmente
godo come una vacca sul girarrosto. Mi Girano sulla schiena. Andrea mi piega le
gambe verso il volto per sfondarmi il sedere. Mentre ho la testa reclinata
fuori dal bordo dello sgabello e quest’energumeno mi violenta la bocca
infilandomi il cazzo da dietro. Adoro questo. Intanto che mi scopano così,
altri due ragazzi sono saliti sulla pedana e si masturbano sulle mie tette. Mi
sborrano addosso e lasciano il posto ad altri due completamente sudatie conil
fiatone. Mi godon sopra ancora mentre il cazzone che ho in bocca mi soffoca
riempendomi di sborra la gola. Andrea mi dà gli ultimi colpi prima di
innondarmi il buco del culo di sperma. A questo punto, mi rimette la catena al
collare, mi aiuta ad alzarmi e baciandomi davanti a tutti mi accompagna fuori
dalla stanza. Sculetto come una puttana sull’adriatica.
Nessun commento:
Posta un commento