Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

lunedì 16 luglio 2012

Freccia Rossa








Martedì 10 luglio 2012. Sono a Roma conun caldo atroce. Visito l’ultimo cliente che fortunatamente mi acquista tutta la collezione nuova e riaparto con il primo treno disponibile un’ora prima del previsto. Il freccia Rossa è fresco e l’aria condizionata va a manetta. Posto 11D carrozza 2. Nel sedile di fronte a me un ragazzo di circa 35 anni. Simpatico e diveretente. Attacca bottone senza le solite manfrine. “ciao sei molto carina … scusa sexissssssima” scandendo quelle ssss da buon romagnolo purosangue come mi dirà subito dopo. Andrea, questo il suo nome….. già come il mio moroso. Visto che è lui a comincire scherzo sulla s romagnola e lui mi dice che “è utile anche per altro…….” “per cosa?” chiedo bhè con una sssss così anche il sesso orale viene meglio mi risponde. Ma cos’ho scritto gnocca libera sulla fronte? Scherzo ancora sulla sua battuta, ma mi dice di aver scoperto che grazie alla vibrazione della sssss il sesso orale viene che è una libido. Così gli rispondo che non tutte le stronzate vengono per nuocere. Mi alzo, lopredno per la mano e vado dritta verso il cesso. Me lo tiro dietro e gli dico: “ok fammi sentire” e così dicendo mi tiro giù il jeans e il perizoma. La passera non è proprio freschissima ma anche così, mi metto piegata sul lavabo e aspetto che lui mi cominci a leccare. È un portento, una goduria incredibile mentre mi lecca mi trattengo per non fargli vedere che sto vnendo una, due tre volte. Alla terza gli dico grazie amore sono a posto. E ritorno al mio posto dopo averlo lasciato a boca asciutta. Lui torna dopo qualche minuto, probabilmente si è fatto una sega ma non me lodice. Mi apostrofa con “stronza” e ride di gusto. “andata bene di mano?” gli chiedo. E lui “la più fedele” e ride ancora di gusto. Ho la vga impressione che non butterò il suo numero di telefono.
Ad andrea, moroso, non lo dico. 

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