Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

martedì 15 maggio 2012

adoro Milano Marittima







Questo fine settimana eravamo a Milano Marittima per una cena di gala di cui vi ho già raccontato in un altro post. Domenica sera siamo stati invece al ristorante e dopo cena io sono tornata in hotel dato che era un freddo boia a differenza dei 30 gradi del giorno prima mentre Andrea ha continuato il suo giro. Verso l’una di notte hanno bussato alla porta. Pensando fosse lui ho aperto un pochino assonnata e come al solito solo con la sua camicia addosso. Non era Andrea e ho impiegato più di qualche secondo per capire cosa stava accadendo. Per farla corta Andrea aveva incontrato ad un bar questo ragazzo di colore che si stava vantando con gli amici di riuscire a mantenere l’erezione anche per un paio di ore prima di sborrare e così gli era venuta l’idea di mandarmelo su in hotel se fossi stata interessata. Stronzo bastardo finocchio. E questo tizio fuori dalla porta cercava di spiegarmi tutto questo mentre era evidente la sua erezione sotto ai jeans mentre non staccava gli occhi dai capezzoli che si vedevano da sotto la camicia. L’ho fatto entrare e così con più calma è riuscito a finire di spiegarmi la situazione. Nel frattempo mi ero accoccolata sul letto seduta con le gambe incrociate con lui in piedi davanti a me. Non era un brutto ragazzo, normale direi, fisico tonico ma un filo flaccidino e ventre da birretta di troppo. Aveva però un buon profumo di pulito. Così mi sono tolta la camicia rimanendo nuda. Lui ha trattenuto il respiro e solo dopo un pochino incitato da me si è spogliato proprio come un bravo ragazzo. Il cazzo era già sul duretto ma solo quando l’ho preso in bocca si è ….. come dire… dipanato sciogliendosi nella sua erezione. Proporzioni notevoli ma ne ho visti di più grossi. Mi ha messo le mani dietro la testa e per qualche minuto accarezzandomi i capelli e a volte spingendomi la testa verso il suo ventre mi invitava a scoparlo in bocca. Poi mi ha detto che a lui piace la figa così mi sono distesa e mi ha presa alla missionaria piegandomi le gambe verso il dietro ponendole sulle sue spalle. E così ha cominciato a martellarmi. Tump, tump, tump, direi due o tre colpi al secondo precisi, profondi fino a sentire le palle sbattermi contro la pelle. Lui si inarcava verso di me aumentando la penetrazione o a volte alleggeriva la presa lavorandomi la figa solo con la punta dell’uccello. Tump, tump, tump…….. ogni tanto mi spostava le gambe sulle due spalle, ogni tanto le metteva tutte e due a sinistra o destra ma era sempre …… tump, tump, tump. Cominciavo a sudare mentre vedevo lui ancora fresco e tranquillo. Il primo orgasmo l’ho sentito arrivare da lontano, ho inarcato la schiena, chiuso gli occhi e cominciato a tremare fino a che è esploso. Solo allora lui mi ha girata, stesa sulla pancia e mettendosi a cavalcioni su di me, ancora una volta si è impossessato della mia passera trapanandomi attraverso le chiappe e le cosce stringendomi i fianchi con le sue gambe. Tump, tump, tump,…………… non un martello pneumatico ma un perforatore costante uno/due colpi al secondo che mi entravano nel cervello. Sentivo le sue mani sul mio corpo e il cazzo che entrava e usciva regolare. Sudavo mentre lui solo ora cominciava ad avere un po’ di fiato corto. Mi ha tenuta sdraiata non so per quanto tempo ma so che quando mi è arrivato l’orgasmo ha continuato senza lasciarmi. Un orgasmo multiplo e fantastico mentre mordevo il cuscino. Quando mi ha goduto dentro  ho sentito un suono rauco profondo gutturale mentre il suo cazzo rimaneva fisso immobile dentro la mia figa. Solo una volta lo ha tirato fuori e rimesso dentro con un urlo violento come il colpo che mi è entrato in testa facendomi godere ancora di più. Poi ha aspettato dentro di me che il suo cazzo si afflosciasse. Quando mi sono potuta girare ho visto l’orologio sulla parete erano passate quasi due ore dal momento in cui glielo avevo preso in bocca a quando mi aveva sborrato dentro. Cazzo. Ero distrutta. Così come era venuto se ne è andato chiudendosi la porta dietro di se. Dopo pochi minuti hanno bussato nuovamente sono andata ad aprire nuda. Era Andrea che senza dire niente mi ha baciata pulendomi con le dita la sborra che mi colava sopra le cosce. Le ha leccate e me le ha offerte per pulirle meglio. ……. Abbiamo rifatto all’amore.

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