Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

lunedì 26 agosto 2013

Puttana a Milano







Sono in giro per Milano in bicicletta, ho indossato un paio di jeans una cannotta e sono uscita. Ancora molta gente non è partita, Milano si sta fermando in questi gironi di caldo. Mentre pedalo mi viene in mente che sudando la passerina si bagna. Lo so ….. a chi cazzo verrebbe in mente. E invece io ci penso specialmente quando vedo qualche ragazza che batte sotto il sole torrido di queste giornate e mi immagino quella fighetta umida e anche odorosa. E così mi comincio a bagnare. Mi fermo dal mio amico Sandro il barista in piazzale Dateo e comincio a chiacchierare. Siamo sempre i soliti anche Luca ormai è qualche volta che ci si vede per un aperitivo. Insomma con me non è che i discorsi siano sempre da santarellina, scherziamo parliamo, scherziamo ancora e così riprendo la bici e ritorno verso casa. Luca mi accompagna e si continua a chiacchierare. Arrivata a casa mi chiede candidamente: “hai voglia di scoparmi?” “Come?” chiedo io.” Sicuramente tu hai più esperienza di me per cui sarai tu a scoparmi” rido ma lo invito ad entrare. In ascensore me lo bacio tutto mentre sento il suo cazzo crescere dentro ai pantaloni. Arrivata a casa mi spoglio mentre lui rimane un pochino in disparte. Gli slaccio i pantaloni e gli succhio il cazzo che cresce. Una volta nudi lo stendo sul letto e lo cavalco finchè il cazzo non è bello duro a qual punto lo faccio sedere sul bordo del letto con i piedi sul pavimento e con la mano lo invito a sdraiarsi. Così messo lo cavalco come cazzo mi pare………e …… siiiiiiiiiiiiiiii mi infilo il suo cazzo in figa e pompo come una dannata….. poi quando mi garba smetto lo sfilo e comincio a succhiarlo di bocca e continuo così due o tre volta…. Poi cerco di mettermelo in culo ma a quel punto lui non resiste più e sento la sua sborra sbattermi sulle chiappe e scivolare lentamente sulle sue gambe. Gliela succhio e lecco tutta mentre lui geme ancora sul letto. Rimaniamo un po’ così giusto il tempo di dirgli….. io ora devo andare ……. Poteva andare meglio …….

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