Durante l’ultimo giro di luglio in moto verso la Marmolada
ci siamo fermati ada alcuni amici Siamo così lontani da Milano perché in villa
mi hanno proposto un fine settimana sui monti. Pagano bene, Andrea
sboffonchiando come al solito, ma ormai abituato, mi accompagna, abituato alle
mie girate di testa. Risaliamo in moto e scendendo verso Firenze ci fermiamo a
Carbonile. Andrea mi saluta, lui andrà a Firenze mentre io soddisferò le voglie
di questi 5 amici. Suono e salgo in appartamento. Entro e i cinque sono già lì.
Mi mettono a mio agio, un caffè, un bicchiere di acqua, ma a due già si
intravede il cazzo dai pantaloni. Sono lì per scopare e non per pubbliche
relazioni. Poggio il casco, mi spoglio. Roberto già mi conosceva dalla villa,
gli altri trattengono il respiro a vedere il mio corpo tatuato e con i diversi
piercing, forse qualcuno rimane deluso per il seno piccolo, ma si ricrederà per
le mie capacità scopatorie. Per tutto il fine settimana sarò la loro
pattumiera, mi potranno chiedere di tutto in qualsiasi momento rimanendo sempre
nuda: la loro scommessa è su chi sborra di più. All’inizio è la solita
ammucchiata, tutti e cinque non vedono l’ora di scoparmi ….. a momenti mi infilano
i cazzi anche su per il naso e le orecchie. Chi non riesce a mettermelo in
bocca o a infilarmelo in culo e figa, mi sbatte il cazzo sulle natiche per
mantenerlo duro oppure sul volto. Come inizio non è male, in un paio di ore ho
racimolato già una decina di sborrate, lo sperma comincia a colarmi dalla figa
mentre i primi schizzi gli sento già sul volto e nei capelli. Mi fanno
indossare un collare in cuoio rosso con una catena dorata…ora sono anche la
loro cagna. Mi fanno accucciare per ciucciargli il cazzo e vedere chi per primo
torna operativo in tiro. Lecco, pompo spostandomi da uno all’altro, mentre lo
sperma mi si secca addosso. Dopo un bel po’ finalmente un’erezione. Il cazzo di
Gianni si sveglia e davanti a tutti mi cinge la testa con le mani e me la
sprofonda lentamente sino al pelo. Quando mi lascia il suo cazzo e duro come il
marmo e gli altri mi fanno un applauso per il mio gola profonda. Lentamente si
risvegliano anche gli altri ma in tempi diversi. Dopo avermi vista all’opera
con il gola profonda di Gianni anche gli altri lo vogliono e fanno
tranquillamente la fila per aspettare il loro turno. Non mi lasciano finchè non
hanno goduto. Non so quanto tempo passa finchè anche l’utima goccia di sborra
mi attraversa la gola, ma so che mi addormento così sul tappeto. Sento i loro
occhi sulle perle di sborra che fanno luccicare la mia pelle, ma sono sazia e
dormo tranquilla. Non mi preoccupo nemmeno quando due dita bagnate mi allargano
le natiche inumidendomi il buco del culo. Mi sdraio continuando nel mio
dormiveglia sentendo il cazzo scivolarmi dentro. Non apro gli occhi, mugolo un
po’ per approvazione e aspetto che mi goda dentro. Uno dopo l’altro vengono in
tre nel mio culo. L’ultimo dopo che ha finito di sborrare infila due dita
dentro il muo culo per recuperare un po’ di sperma e con questo mi bagna la
schiena. Lo rifà due/tre volte facendomi rabbrividire e inarcare la schiena. Mi
riaddormento a altre due dita mi perforano culo e figa. Ora non è un cazzo che
tenta di penetrarmi il buco del culo ma un dildo così grosso che mi fa
svegliare del tutto pronta a dire stop. In realtà mi accovaccio sulle ginocchia
con il culo sparato all’indietro e il gioco è fatto. Sparatomi il dildo in culo
qualcuno lo accende e mi spara dentro tante vibrazioni da terremoto. Mi sveglio
del tutto e due cazzi sono pronti a farsi prendere in gola. … Sono proprio
brava di bocca e gola. Il pomeriggio successivo ero ridotta come uno straccio
da officina. Sporca, lercia e odorante di sborra…… quanta? Non so avevo perso
il conto. Una doccia e Andrea era già di sotto ad aspettarmi.