Attraverso il mondo di Second Life percorro la mia vita di Real Life le sue forme e le sue curve. In Real Life adoro il sesso e percorrerne tutte le vie. Questi sono i racconti dei miei incontri reali.

mercoledì 11 dicembre 2013

Inchiodata al palo









Andrea è sulla porta che mi sta aspettando seduto sulle scale che portano di sopra. Come al solito è impaziente e da rottura di coglioni per cui finisco di vestirmi come meglio posso. Scarpe tacco 12 con autoreggenti cappottone lungo fino ai piedi e sono pronta. Anna sei una rottura di coglioni… lui a me, daiiiiii non puoi uscire così. “io sono pronta” gli dico tanto per quei due pervertiti in villa sono anche troppo vestita. Così sento il freddo e l’umido della sera di Milano entrarmi fra le cosce rabbrividirmi il pube e solleticarmi i glutei. Resisto. Arrivati in villa ci sono tre persone nel parcheggio che appena scendo si voltano per identificarci e farsi cadere il mento per terra nel guardare lo spacco mostruoso offerto dall’apertura del cappotto…… figa compresa. Dentro ci sono altre due donne ancora in slip e reggiseno mentre gli uomini sono vestiti. E’ la regola della villa. Ci sono dei giochini nuovi e questa sera spero di provarli …. Uno in particolare dato che ultimamente comincio ad essere attratta dal bdsm. Una sella da cavallo, appoggiata ad una panca, completa di staffe alte in modo da stare con le gambe molto piegate . Sul dietro della sella un palo dietro il quale legare i polsi della vittima una volta seduta sulla sella e sul quale fissare il collo attraverso un collare per non farla muovere. La cosa che però stuzzicava la mia passera erano i due dildi che fuoriuscivano dalla sella all’altezza dei due buchi canonici….. figa e culo. Piccolo il dildo davanti e quindi per la figa, grosso invece quello da culo, sembrava quasi un 6 cm come il mio plug. La figa cominciò a colarmi e alla luce delle candele il miele riluceva. “troia” mi dice Andrei. In risposta mi inchino davanti alla sella mostrando il mio culo bagnato e lecco i due dildi. Appena penso che siano sufficientemente bagnati mi ci siedo sopra e li infilo nei miei buchi ancora chiusi. Chiudo gli occhi specialmente perché il didlod all’altezza del culo è veramente grosso e un po’ troppo spostato verso il dietro. Ma alla fine entra. Sono seduta. Metto i piedi nelle staffe, non mi aspettavo che fossero così inarcate  e mi verrebbe da piegarmi in avanti per ammorbidire le aperture del culo e della figa, ma una mano decisa mi trascina le braccia indietro chiudendole al di là del palo. Ora mi infila il collare lo aggancia al palo e sono pronta. Il collo è bloccato saldamente e non mi sono consentiti molti movimenti. Andrea mi ricorda la parola per la fine del gioco. 
La sella è già fradicia. La situazione che mi si presenta è strana. Il primo cazzo me lo ritrovo all’altezza della bocca e sto signore si avvicina sempre di più fino ad abbracciare il palo per sfottermi in bocca. Io non posso girarmi, non posso fare nulla se non aspettare che mi tolga il cazzo dalla bocca. Non spinge. Un po’ si masturba un po’ mi fotte in bocca. La saliva mi cola lungo il seno. Il secondo cazzo mi affonda in bocca e mi fotte velocemente, si ferma in bocca e lo muove a destra e sinistra per poi spingerlo dentro mentre mi sovrasta con tutto il corpo. Il terzo cazzo è piccolo non arriva in gola ma mi spinge contro il palo impedendomi ogni movimento sono inchiodata. Non ci sono altre persone solo loro tre e si alternano nel riempirmi la bocca coi loro uccelli. Finalmente la prima sborra, non mi colpisce in bocca ma la sento colare nei capelli e sul seno, la seconda me la ficca direttamente in gola, un po’ la deglutisco altra la sputo…. (fa sempre scena ahaha) la terza non si vede. Mi si pianta a gambe larghe e tese vicino alla testa e mi pompa in bocca come un cavallo con la sua puledra. E non smette fino quando con un colpo secco mi sfonda la gola e deposita tutto il suo sperma in fondo. Ora mi liberano e mi invitano a masturbarmi con i dildi. Non me lo faccio ripetere e facendo la cavallerizza sulla sella godo come una cagna in calore. Dal buoi della sala si leva un piccolo applauso. Uau.


lunedì 9 dicembre 2013

Con il finocchio












Negozio in pieno centro a Milano di fianco al Duomo. Andrea entra per acquistare un paio di jeans e comincia a fare lo scemo con il giovane commesso, belloccio e visibilmente effeminato: jeans a vita bassissima con perizoma nero in vista e maglietta mezze maniche con giro collo enorme che lasciava vedere spalle e torace depilati benissimo. Alla fine dell’acquisto sullo scontrino c’è anche il numero di telefono del ragazzo. Non passa qualche giorno che vedo Andrea sempre più elettrizzato fino a che venerdì scorso, quando  mi dice che abbiamo un’ospite  a cena. Così alle 21 arriva Leonardo. Jeans e maglietta non sono quelli della volta precedente ma lo stile è uguale …… e lui ci mette il resto. E’ inteligente, simpatico e sa muoversi. Così è lui che si avvicina ad Andrea e gli sbottona i pantaloni. C’è anche il gridolino di sorpresa quando il cazzo di Andrea esce già bello duro, ma è lui stesso che si gira e mi dice “devo mantenere fede agli stereotipi”. “va a cagare gli risponde Andrea”. Non è uno stereotipo invece il modo in cui gli lecca la verga e la fa sparire in bocca e in gola. Questo è un esperto penso vedendo anche la goduria fatta persona nel volto del mio moroso. Alla fine del pensiero eravamo già nudi e Leonardo si stava accomodando sul cazzo di Andrea per ficcarselo in culo. Non mi rimane che pompare il cazzo di Leonardo. Per essere gay il cazzo non era niente male ma era la pelle completamente liscia che mi lasciva senza parole. Io non riesco a rimanere liscia che per un giorno come farà sto finocchio a essere così depilato bene? Mistero. “Impara finocchio” gli dico mentre inghiotto il suo cazzo. Non riesco a muovermi bene perché Andrea lo sta sbattendo parecchio nel culo ma lui chiude gli occhi e gode. Mi gode in bocca e mi supplica di berlo. Non lo ingoio lo tengo in bocca e mi alzo per baciarlo. Mi guarda negli occhi, mi dice cazzo e si fa baciare bevendo il suo sperma. Andrea non tiene più lo alza di peso e mentre lui si china per prenderglielo in bocca gli sborra in volto. Altro gridolino di sorpresa.......... per gli stereotipi


domenica 8 dicembre 2013

Nel porno shop













Sabato sera sono andata al nostro negozio di articoli sexy, dai va bene il porno shop. Volevo comprare quel plug a forma di uncino con una ball per culo da un lato e dall’altro un uncino. Ormai conosco molto bene il proprietario anche se il nome vero rimane un mistero. L’ho trovato e costa un botto, così chiedo lo sconto … “te lo regalo non ti preoccupare” mi dice, “no dai non è un problema dimmi quanto ti devo” si avvicina e mi bacia, sa di tabacco e arancia mi sciolgo fra le sue braccia e contracambio il bacio. Sento le sue mani entrarmi nelle carni e frugare fra le mie pieghe. Sono sul bancone del negozio quando mi scopa in figa. Sono ancora stretta a lui non mi lascia andare e intanto mi sento crescere dentro l’orgasmo.il ventre si muove da solo e lui continua a baciarmi e scoparmi. Sento il suo orgasmo arrivare e lo sperma riempirmi la figa. Sono infuocata, le mani mi tremano dal piacere e sono sempre sul bancone mentre lui si ricompone e mi sorride con una latro bacio. “cazzo” dico scendendo dal bancone ricomponendo i pantaloni e sentendo la porta del negozio aprirsi. “ IL plug lo confezione con carta regalo” mi dice lui mentre sento lo sperma colarmi fuori dalla passera.